MILANO – Nel calcio moderno, contraddistinto ormai e sempre più da quel calendario fitto e contratto che negli anni ha generato polemiche e veleni, non sussiste incubo più grande che la sosta nazionali per gli allenatori dei massimi livelli. E non solo per quelli che in discussione che proveniente da una serie di sconfitte o risultati negativi, rischiano il posto. Ma gli stessi che viaggiano e che magari finalmente hanno trovato la fatidica quadra, devono puntualmente far i conti con nuovi infortuni, depotenziamento e nuovi equilibri evidentemente da trovare.
Sono diverse le nuove ulteriori vittime tritate da questa sosta anche in Serie A. Ed alcuni sono nomi grossi. Tra questi c’è una delle cartucce più strategiche del nuovo Milan di Allegri, quell’Alexis Saelemaekers che rientrato da Bologna e Roma tra i tasselli più polivalenti e stimata del panorama di Serie A s’è preso la corsia di destra del nuovo corso rossonero, lui, ago della bilancia e tatticamente preziosissimo. S’è fatto male col Belgio e gli ultimi esami hanno evidenziato una lesione al flessore: salterà la gara con la Fiorentina, sosterrà altre risonanze prossima settimana, ma per Halloween dovrebbe tornare a a disposizione.
Non mastica dolci news nemmeno Cesc Fabregas, sul lago di Como: proprio mentre stava crescendo, proprio mentre stava scalzando concorrenza prendendosi pian piano e sempre più lo scettro sull’ala destra, s’è fermato gioiellino Addai. “In seguito all’infortunio riportato mentre era in servizio con la nazionale olandese, Jayden Addai si è sottoposto a esami medici che hanno evidenziato una lesione al muscolo bicipite femorale della coscia destra – confermavano dal club già dal lunedì in serata – Il giocatore ha già iniziato il trattamento e le sue condizioni saranno monitorate giorno per giorno. I tempi di recupero saranno valutati in base all’evoluzione dell’infortunio”. Lesione al bicipite femorale dunque, almeno una ventina di giorni: non è chiaro se potrà rientrare in gruppo già prima della sosta di novembre.
Chi invece ha sfruttato la sosta per le nazionali per tagliar la testa al toro e risolvere pendenze provenienti dalle ultime settimane è forse il nome più grosso del contesto: Gleison Bremer. La roccaforte difensiva bianconera, la colonna portante bianconera dei giorni d’oggi, quella che Tudor aveva finalmente ritrovato dopo un’annata in infermeria per quel traumatico crociato, aveva avvertito fastidio al menisco. Consulto medico ed esami a Lione: c’è lesione. Perciò.. nuova operazione. S’è già sottoposto nella mattinata del martedì ad intervento di meniscectomia artroscopica selettiva: “Questa mattina Gleison Bremer è stato sottoposto ad intervento chirurgico di meniscectomia artoscopica selettiva del menisco mediale del ginocchio sinistro – conferma proprio la Juventus – L’intervento, eseguito presso l’Hôpital Privé Jean Mermoz di Lione dal Dottor Bertrand Sonnery-Cottet alla presenza del medico sociale della Juventus, dott. Paolo Cavallo, è perfettamente riuscito. Il calciatore inizierà nei prossimi giorni l’iter riabilitativo volto alla ripresa dell’attività agonistica”. Stabilire adesso i tempi di recupero diventa fantascienza: probabilmente novembre, probabilmente più di un mese, ma chissà. Una vera e propria tegola, ed ancora bella grossa, per la Juventus.

