BOLOGNA – Un fatto piuttosto increscioso quello che rischia di minare l’estasi felsinea per una vittoria pesantissima come quella in Eurolega col Monaco. Virtus Bologna tornata al successo europeo ma, a macchiare gli attimi di festa, sarebbe stato un episodio ben poco piacevole che nelle ultime ore ha riscontrato conseguenze rilevanti.
Il protagonista è l’argentino Luca Vildoza. Dopo aver vinto la gara, dopo la festa negli spogliatoi, il cestista delle Vu Nere stava guadagnando l’uscita. Per lasciare il PalaDozza, però, sarebbe incappato in un’ambulanza, ancora sul posto, con a bordo il personale sanitario. Dopo qualche schermaglia, tra l’accusa del cestista che inizialmente impossibilitato a lasciare la struttura in quanto ostacolato dall’ambulanza sostiene che il personale stesse perdendo tempo col cellulare, e la stessa difesa che invece sostiene quanto e come il personale stesse calibrando e segnalando sulla propria serie di dispositivi il prossimo intervento di soccorso, la situazione sembrava essersi risolta.
Fino all’incontro successivo, stavolta su Viale Silvani, dove i due mezzi si sarebbero incrociati di nuovo. A quel punto, non è chiara dinamica nemmeno ancora come sia scoccata la nuova fatidica scintilla, sarebbe scattato un gravoso parapiglia. Il cestista argentino, sostenuto da sua moglie che in queste ore passa esattamente gli stessi guai, è accusato di aggressione non soltanto verbale ma soprattutto fisica a personale sanitario. Entrambi sono stati fermati dalla Polizia. La Virtus ha confermato lo stato di fermo.
Nel pomeriggio, però, sia l’argentino che la moglie sono stati rilasciati. Lo ha deciso la Procura, che ha rinunciato al processo in direttissima per ulteriori analisi, approfondimenti sulla dinamica dei fatti. Il cestista può dunque far regolarmente rientro in gruppo, quello delle Vu Nere, protagoniste domani sera in Francia nella nuova ed imminente trasferta d’Eurolega, stavolta in casa Asvel.

