Giustizia, riflessione e memoria collettiva – Presentata a Santa Marinella “Caccia ai Nazisti”, l’opera del procuratore De Paolis (FOTO)
Cronaca, Cultura e Spettacoli
17 Ottobre 2025
Giustizia, riflessione e memoria collettiva – Presentata a Santa Marinella “Caccia ai Nazisti”, l’opera del procuratore De Paolis (FOTO)

SANTA MARINELLA – Cultura, storia, emozione. Per non dimenticare, per riflettere, per conservare, onorare e celebrare la memoria collettiva. Un privilegio sulla Perla del Tirreno, stavolta tramonto ancor più emozionante alla biblioteca comunale Capotosti, per la visita di un Magistrato ai giorni d’oggi considerato in Italia ed oltre i confini uno dei maggiori esperti di istruttorie sui crimini di guerra in Europa. E non era una visita come le altre, bensì una presentazione. Perché Marco De Paolis ha scelto anche Santa Marinella per presentare ieri sera uno delle sue opere più identitarie, “Caccia ai Nazisti”. 

 

Un libro che tratta quei sedici anni dal 2002 al 2018 quando il Procuratore militare di La Spezia decise di tornar a far luce e soprattutto render Giustizia, attraverso ricerche, fascicoli, centinaia di trasferte tedesche, indagini ed interrogazioni, per chi oggi non c’è più, vittima di eccidi, soprusi, stragi atroci, nel corso della novecentesca storia italiana e del secondo conflitto mondiale. Un coraggioso viaggio in crimini di massa di soldati, militari, capi e generali tedeschi commessi 60 anni prima. Andando per la sua strada, andando a cercar chi ancora in vita, andando oltre prescrizioni ed apparenze. Il resto è storia, storia di giustizia più grande del sentiero descritto: 80 rinvii a giudizi, celebrati 17 processi, assicurati ben 57 ergastoli. E l’aspetto più straordinario è che parliamo di un volume che abbraccia un percorso di ricerca storico, analitico, specifico e giuridico a tratti umani e descrizione del vissuto.

 

Una presentazione che ha registrato grossa partecipazione, in tutto e per tutto. Non soltanto col numero di presenti in Biblioteca; bensì col numero di domande, di curiosità, di richieste: tutti nutrivano il desiderio di esprimere, confrontarsi, conoscere, ancor più in profondità. Un viaggio che l’autore ha voluto ripercorrere attraverso spunti, aneddoti, sfumature. Dolorose, riflessive, straordinarie.

 

“Ringrazio il Magistrato De Paolis – ha esordito il Sindaco Tidei – Ci onora con la sua presenza, parliamo di un personaggio di primaria importanza. Ha consentito di riaprire casi ormai chiusi: dopo occupazione nazista e fine della guerra, Norimberga ha fatto il suo processo, mentre in Italia si andò troppo velocemente dimenticando pagine orrende della storia mondiale. Grazie al lavoro di tanti altri venne fuori il cosiddetto armadio della vergogna, che significò la possibilità di riaprire indagini di nazismo e fascismo e quindi assicurare alla giustizia quelli che furono i responsabili di atrocità durate troppi anni. Un passato che non possiamo più ignorare e che abbiamo il dovere di tramandare, per memoria collettiva, alle giovani generazioni. E questa, grazie al Magistrato, è un’opportunità toccante, emozionante”.

 

“Grazie a tutti quelli che sono intervenuti, grazie alla autorità militari che sono presenti, noi abbiamo l’onore oggi di ricevere un pezzo da novanta che svolse un ruolo rilevante in un argomento così importante come stragi naziste in Europa – le parole dell’assessore alla cultura, Gino Vinaccia – Nel periodo spezzino si dedicò con coraggio e volontà ferree ad un lavoro certosino: grazie ad una serie di istruttorie, indagando e perseguendo centinaia di criminale nazisti, fioccarono 57 condanne all’ergastolo. Un lavoro che presentato e rielaborato oggi, con questo libro, ci porta a riflettere sul rapporto che abbiamo con la memoria collettiva, un rapporto a volte labile che diventa importante riaffermare. Un dovere sapere, conoscere, un dovere che abbiamo noi da trasmettere alle future generazioni”.

 

Una presentazione curata dalle moderatrici di casa, in Biblioteca: da Giovanna Caratelli, delegata alla biblioteca, e Cristina Perini, direttrice della biblioteca. Sono stati letti anche diversi estratti del testo dell’opera, a cura della voce di Matteo Tuscolano“Non ho svolto soltanto il mio lavoro – spiegherà l’autore – altrimenti non sarebbero sorti spunti per redigere un libro simile. E’ stato un viaggio, presentato a parole dai racconti dei nonni, dei genitori e della cinematografia, che ho riscontrato nella vita reale. Un viaggio che mi ha fatto conoscere lati, storie e aspetti umani, raccogliendo i quali nacque anni dopo motivazione e spinta a scrivere questo volume. Il dolore non va in prescrizione. Queste cose rimangono e per sempre, nelle famiglie e nelle persone. Sono stragi che hanno sconvolto vite, posti, paesi, città. Generazioni di oggi a cui hanno sottratto padri e nonni, stroncando vite senza motivo. E non ho mai nella mia vista esperienza trovato un pentimento. Da lassù, in Germania, rivendicavano orgogliosamente quanto fatto, i responsabili. Una spinta per intervenire. La conoscenza – chiude De Paolis tra mille spunti, mille argomentazioni, mille appassionanti approfondimenti e profondi così come toccanti spunti di riflessione –  per far la scelta giusta senza che te la facciano gli altri, ma non è sufficiente. Perché va scelto il bene. Perché anche i criminali possono esser ben informati, ma veicolando la loro grande conoscenza per commetter crimini ancor più gravi. Ecco che quindi memoria collettiva e conoscenza resta da orientare verso buoni principi e buoni valori. Far Giustizia, nei confronti di chi non c’è più, è anche questo”.

 

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