Tennis – Sogno Saudita ancora realtà: ancora quei due, finale faraonica. Cobolli fuori pure in Kazakistan
Sport
17 Ottobre 2025
Tennis – Sogno Saudita ancora realtà: ancora quei due, finale faraonica. Cobolli fuori pure in Kazakistan

E sarà dunque quel che tutti desideravano. Soprattutto laggiù, in Medioriente, soprattutto i reali, gli sceicchi d’Arabia. Che a peso d’oro sono riusciti a tirar su un altro Six Kings Slam mozzafiato, da spettacolo garantito. Sarà ancora Sinner vs Alcaraz, sarà ancora scontro diretto e tanto per cambiare, l’aspetto più importante e desiderato, sarà ancora finalissima. Domani sera l’evento più atteso per una finale che, in tinta unita col motivo matrice, non significherà sorpasso o duello ATP, bensì ricchezza sfrenata. Già, perché il montepremi stavolta stabilirà record. Incasso record. Purissimo: il vincente, dopo l’assegno di partecipazione, accumulerà oltre sei milioni di dollari. Insomma, montepremi spaventoso, extralusso, come d’altronde tutta la competizione.

 

Alcaraz parte favorito, malgrado sul rapido Jannik vanti tutte le caratteristiche per metterlo in difficoltà. Ma è l’anno di Carlos, quest’anno nuovo numero uno al mondo, Sinner lo sa e vuol sovvertire i pronostici. D’altronde, quando batti e demolisci Djokovic in quella maniera lì, arrivi già come campionissimo manifesto. Insomma, differenza sottilissima, tutto straordinariamente aperto e lussuoso. Soprattutto perché il campione in carica, e che deve quindi difendere il titolo, è sempre Jannik, mai dimenticarlo. Sarà comunque, inevitabilmente, grande spettacolo.

 

Chiaramente come descritto in settimana e negli ultimi giorni stessi, il mondo ATP va avanti su tutte le altre piste sparse per il Mondo. E particolare curiosità azzurra destava il piccolo 250 di Almaty, che vedeva in campo due italiani. Luciano Darderi è uscito ieri; oggi invece toccava a Flavio Cobolli, che in Kazakistan avrebbe proprio dovuto ricostruire un bel finale di una stagione a due volti: straordinaria fino a giugno, decisamente negativa sul finire dell’estate. Ma dopo una delusione dopo l’altra nelle varie tappe dello swing asiatico, niente da fare nemmeno ad Almaty: dopo Hijikata non bissa l’altro australiano, stavolta vince Duckworth, il giovane romani si arrende a stanchezza ma soprattutto nuovi acciacchi, tra schiena e gluteo. Vince l’australiano in soli due set, malgrado la differenza di ranking ATP. Ancora pagina negativa. Si spegne ai quarti, a metà strada, l’obiettivo minimo semifinale di Flavio Cobolli: altra delusione per il giovane romano.

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