VITERBO – Ancora niente da fare per la Nautilus. Crescita, ma livelli straordinariamente prestigiosi. Livelli alti, altissimi. Ancora troppo per le coraggiosissime ragazze civitavecchiesi che proprio mesi fa scrivevano storia, tanto da raggiungere vette come la massima serie della pallanuoto femminile italiana.
Dopo la sconfitta a Catania e quella sfida, solo sulla carta più abbordabile come quella col Cosenza, alla terza giornata d’A1 e secondo impegno consecutivo ancora una volta interno al Centro Federale di Viterbo, stavolta l’obiettivo era di nuovo di quelli forse proibitivi per la Nautilus, ma diversi passi in avanti che mostrano quanto il team di Lisi stia pian piano digerendo la categoria.
A Viterbo ha vinto un’istituzione, una corazzata come il Trieste, che s’è imposto 19 a 8. Anche in termini di punteggio, decisamente meglio rispetto a settimana scorsa. Per i primi due tempi splendida la prestazione delle civitavecchiesi che, quasi alla pari, provano a restar sul pezzo. Dall’intervallo lungo esce la classe triestina che dopo averla incanalata, permette agli ospiti di chiudere la gara e tornare dunque in Friuli Venezia Giulia col bottino pieno.
Due rigori sbagliati, altrimenti lo scarto (giustificabile, vista le premesse) sarebbe potuto esser anche meno ampio. Tra le fila civitavecchiesi brilla una di quelle che questa categoria, non è un caso, la conosce bene: Giulia Lombella, cinque volte a segno. Ligure che prossima settimana tornerà a casa: il prossimo 29 ottobre il calendario indica alla Nautilus la sfida al Rapallo.

