CIVITAVECCHIA – Così non si può più andar avanti. Questo il senso del corteo, pacifico ma con chiaro intento di far sentire la propria voce di massa, degli studenti del Guglielmotti di Civitavecchia. Sciopero indetto, sciopero fatto. Stamani, senza entrate, il movimento studentesco e liceale civitavecchiese s’è dato appuntamento alle sette e quaranta e, una volta riuniti, la campanella è suonata ma nessuno s’è fatto trovar sui banchi.
Un sindacato studentesco a tutti gli effetti, Futuro Indipendente, che ha dato via a questo sciopero per sollecitare, in maniera evidentemente ancor più vibrante Città Metropolitana. Studenti che sostengono di aver a che far con problemi, effettivamente riscontrabili in altri istituti, assolutamente evidenti e fotograficamente riscontrabili: da cortili inagibili ad aule inadatte e fatiscenti, piene tra l’altro di infiltrazioni. Problemi che attraverso una raccolta firme sono stati evidenziati ed inviati a Città Metropolitana inverno scorso, ma non c’è stato niente da fare: la risposta arrivata 30 settembre scorso non ha per nulla soddisfatto il movimento.
Criticità oggettivamente presenti ma che per mancanza di risorse non possono esser sistemate in maniera definitiva, questa sostanzialmente la risposta di Città Metropolitana di Roma Capitale. Da lì la rabbia degli studenti, stamani in strada davanti al Guglielmotti, tra megafoni e soprattutto striscioni: “L’istruzione è un diritto, non una concessione”.


