TORINO – La sconfitta di Como, non tanto per proporzioni ma per totale assenze di proposta e mordente, per una gara che ha visto il nuovo che avanza come i giovani lariani di Fabregas domare, dominare e battere su tutti i punti di vista la Vecchia Signora, ha fatto rumore. Eccome. Anche perché qualcosina già prima della sosta scricchiolava. Una Juve che non già non era arrivata alle nazionali nella maniera più brillante possibile. Tra qualche risultato deludente di troppo e proposta tecnica, a tratti, effettivamente carente. Ecco perché la posizione di un traghettatore che benissimo fece primavera scorsa, cuore bianconero, a trascinar la Juve al quarto posto Champions, torna a traballare.
Nonostante chi, subentrato per prendere in mano la parte tecnica da nuovo direttore della Juventus (potere accentratissimo), l’avesse confermato e addirittura rinnovato, estate scorsa: Damien Comolli. Che ora vaglia alternative. Serve molto di più. Anche perché la classifica e le dirette concorrenti certamente non stanno lì ad aspettarti; viaggiano, eccome. Mercoledì Real Madrid, prossimo weekend Lazio all’Olimpico: già sfide decisive per il futuro di Tudor? Il tecnico croato già rischia. Da Giuntoli e Motta a Comolli, certamente non c’è pace nel mondo bianconero.
E quindi alternative, sullo sfondo. Secondo voci di corridoio, che cercano tuttavia ulteriori conferme e che non abbiamo ancora riscontrato, ci sarebbero già stati dei contatti con Luciano Spalletti. Non è chiaro se, per legame azzurro, l’ex CT della Nazionale possa accettare la Vecchia Signora. Quindi, a proposito di altri ex commissari tecnici, occhio sempre a Roberto Mancini: per ora suggestione, nel giro di pochi giorni chissà, dopo aver appena rifiutato il Nottingham Forest..

