Clamoroso in Olanda. Il Napoli crolla, a picco, e si complica eccome il percorso europeo degli azzurri. Una debacle che fa rumore. Perché stavolta, il tonfo Champions di Conte, è più mediatico del solito. E roboante, soprattutto roboante. Punteggio tennistico ad Eindhoven, 6-2 PSV. Già, sei reti. Peggio del Napoli, nel martedì sera europeo, soltanto il Leverkusen che ne prende sette, sì, ma dal PSG. Non dal PSV, incassando doppietta dall’ex riserva del Parma, Dennis Man.

Nonostante il vantaggio di McTominay, che poi spolvererà pure il gol della bandiera, per il Napoli è grandinata olandese. Pesa l’espulsione di Lucca, solo punta dell’iceberg di una serata in cui gli azzurri si sciolgono come neve al sole e si fanno trafiggere, infilare, dominare. Sotto gli occhi di Lang, che in estate scelse Napoli per salto di qualità, demolito dai suoi ex compagni di squadra.

Solita debacle al secondo anno europeo per Conte, tecnico sempre in difficoltà tra doppio impegno e Continente, malgrado mercato per competere su tutti i fronti. Ma quei meccanismi che richiede in maniera troppo rigida vengono solo afferrati dai soliti 12/13, quando giocano gli altri soffrono e la squadra va in tilt. Solo parte di discorsi, argomentazioni ed editoriali destinati ad elevarsi, nelle prossime ore.

Sugli altri campi vola l’Inter che sfrutta calendario abbordabile e chiude il 3 su 3 europeo, tanto per iniziare: bel poker in Belgio, 4-0 all’USG. Nel walzer nerazzurro c’è ancora spazio per Pio Esposito, oltre ai soliti Lautaro, Dumfries e Calha. Domani Juve all’esame più grande, Bernabeu in casa Real; Atalanta con lo Slavia Praga.