SANTA MARINELLA – Un nuovo evento alla Biblioteca comunale Capotosti di Santa Marinella. Prosegue il ciclo autunnale di presentazioni di opere e volumi alla Capotosti: dopo De Paolis, che soltanto una settimana fa toccava le corde del ricordo e della memorie collettiva, questa settimana è stata invece la volta di Marina Marucci col suo Trisulti, Luogo dell’Anima. Scrittrice santamarinellese e motivo d’orgoglio per tutta la comunità, a moderare la presentazione giovedì con lei il professor Biagio Cacciola, docente di filosofia.
La Certosa di Trisulti, dove è ambientato il romanzo, è un bene storico monumentale. Dopo l’assegnazione controversa all’Humanitas Dignitate Institute di Benjamin Harnwell ed il controverso progetto di Steve Bannon che intendeva farne l’accademia per formare i gladiatori del sovraniosmo mondiale, il sito è tornato sotto la gestione pubblica. Nel libro Marucci racconta la storia della Certosa, dell’abate Padre Vincenzo Marucci, suo omonimo forse avo, e delle controverse vicende ambientate alla fine del 1600.
“L’autrice, Marina Marucci, è una concittadina che molti di noi conoscono per la sua attiva partecipazione in vari ambiti della vita sociale del territorio e del volontariato – esordisce il Sindaco Tidei – Anche da tempo impegnata in attività culturali ed è particolarmente attenta alle tematiche femminili. Ora è giunta al suo sesto libro, tre dei quali ambientati proprio alla Certosa di Trisulti. Invito perciò a scoprire la storia che viene raccontata nel suo nuovo romanzo”
“Saluto con affetto Marina Marucci – interverrà l’assessore alla cultura Gino Vinaccia – il cui romanzo storico offre oggi uno spunto di riflessione per le similitudini che legano la vicenda della Certosa a quella del Castello di Santa Severa. Entrambi luoghi da preservare, entrambi luoghi di cultura fortemente legati all’identità territoriale. Sono entrambi beni pubblici, che devono restare fruibili e vivi grazie ad una programmazione culturale che veda tra i protagonisti il Comune, con i suoi spazi e le sue attività culturali e artigianali”

