GENOVA – Dicotomia giallazzurra. Proprio come suggerisce il titolo, punto agrodolce. Il Frosinone, tra mille insidie e sul campo forse più prestigioso dell’intera categoria come Marassi, reagisce alle ultime due sconfitte e tira fuori prestazione importante, da grande squadra, di quelle di tecnica e personalità, di quelle capaci di dominare in palcoscenici del genere.
Ma alla fine, è uno a uno. La nuova Samp di Foti e Gregucci, subentrati per risollevare le sorti dell’ennesima disperata annata blucerchiata, inchioda il Frosinone di Alvini sull’uno a uno. Rimpianti? Sì. Per non averla chiusa. Per non aver capitalizzato oltre, di più, dal vantaggio di Zilli alla mezzora. Doppio legno, prima Bracaglia poi Calò: è pur mancata quella sorte benevola che avrebbe permesso ai ciociari di incanalare se non chiudere definitivamente la contesa.
Soprattutto contro una Samp che fa fatica, grossa, grossissima, ad esprimersi. Samp che allora s’aggrappa alle individualità, le uniche che possano risollevarla in un momento del genere, e soltanto la firma d’autore in piena ripresa evita il ko: ancora Massimo Coda, istituzione contemporanea da B.
Alla fine grossi rimpianti, dunque, per i giallazzurri. Vittoria che manca da settimane, sosta inclusa, e che sarebbe proprio servita pur per spedire un altro messaggio manifesto al campionato e soprattutto all’alta classifica. Invece a livello di brillantezza senz’altro i giallazzurri sono ripartiti; a livello di punti, invece, grossi rimpianti. Frosinone che resta quinto, ora a quota 15, dietro Monza, Palermo e Cesena.
