VIENNA – Jannik Sinner torna a prendersi il trono d’Austria. Naturalmente tennistico, si intende. Soffre, incassa, proprio come pronostici, ma con le unghie e con i denti ribalta Zverev vincendo la finalissima dell’ATP 500 di Vienna. Un 500 a cui lo scorso anno fu costretto a rinunciare, ma che nel 2023 portò già a casa per la prima volta.
Per Sinner diventa il quarto titolo dell’anno solare, nonostante squalifica. Straordinario. Il secondo su circuito ATP. Forse troppo tardi per accorciar distanze e metter pressione a quell’Alcaraz che chiuderà meritatamente l’anno da numero uno al mondo, ma senz’altro un altro prestigiosissimo successo che arricchisce la sua già straordinaria bacheca. Riconquistare primato ATP, beh, sarà missione 2026.
Una battaglia quella con Zverev, che non a caso conduceva 4-3 i precedenti. Sempre tosto, insidioso, ostico il numero 3 al mondo. Duro a mollare, va avanti ma poi esce Jannik versione superficie veloce: replica il 6-3 e vince 7-5 al set decisivo. Due ore e mezza ha retto il tedesco, per un avversario che continuerà a recitar ruolo di primordine per i prossimi anni: sportività.
