MADRID – Era la gara di massimo cartello internazionale del weekend. La sfida tra le massime potenze di Spagna e due massime, altrettanto, d’Europa. El Clasico, che non ha bisogno di presentazioni. Ancora una volta Real Madrid – Barcellona: in palio, tanto per cambiare e stavolta anche matematicamente, il primato in Liga. Gioventù che avanzano: Yamal e cantera per i blaugrana, contro le star generazionali del decennio madridiste loro sì, comunque al primo anno Xabi Alonso. 

Ha vinto il Real, ha vinto il Madrid davanti alla sua gente, sotto i riflettori del mondo, sotto quelli di un Bernabeu galattico. Il tramonto più prestigioso d’Europa, alla prima domenica d’ora solare. Ha vinto 2-1 il Real, che allunga in vetta, adesso a più 5 e forse sì, siamo soltanto a fine ottobre, ma spedisce messaggio al resto del campionato spagnolo.

Apre Mbappé, pareggia Lopez, raddoppia al tramonto della prima frazione Bellingham. Nella ripresa Mbappé sbaglia rigore senza pertanto chiuderla, game on fino alla fine, ma al triplice fischio sospirone e delirio Madridista. Battuti Yamal e Rashford, hanno vinto le star avversarie, a livello individuale probabilmente superiori. Real 27, Barcellona 22. L’autunno è del Real, ma stagione tutta da gustare. 

C’è stato tanto, anche tensione, provocazioni, schermaglie. Anche parti che chiaramente apprezziamo di meno. Tra Vinicius che continua a provocare, Yamal che digerito Pallone d’Oro risponde ed esce scortato, la stessa polizia è costretta a dividere ressa e parapiglia tra panchine in pieno recupero. Insomma, scintille, ma alla fine Real.