MONTEFIASCONE – Intervento all’alba da parte del personale dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli presso il distributore Ewa situato in località Commenda, nel territorio di Montefiascone. Le pompe di benzina e gasolio dell’impianto sono state sigillate nel corso delle operazioni.
Al momento non è stata diffusa alcuna comunicazione ufficiale sulle motivazioni del provvedimento. Tuttavia, il posizionamento dei sigilli sulle colonnine fa ipotizzare un intervento connesso all’erogazione dei carburanti.
L’operazione si inserisce nel contesto di una più ampia serie di provvedimenti che, nelle ultime settimane, ha coinvolto numerosi impianti a marchio Ewa (e Synergy) in diverse regioni italiane. In molte città sono comparsi i cartelli “distributore con licenza revocata”, a seguito di un’interdittiva antimafia emessa dalla Prefettura di Milano e delle successive misure esecutive adottate dall’ADM. Le cronache parlano di oltre 200 impianti interessati, soprattutto tra Piemonte, Valle d’Aosta e altre aree del Nord Italia.
I precedenti nella Tuscia
Il marchio Ewa non è nuovo alle attenzioni delle autorità nel Viterbese. Negli ultimi anni, diversi impianti sono stati coinvolti in indagini sulla qualità dei carburanti e sulla gestione del personale. Nel 2024 si sono svolti processi a carico di gestori accusati di vendere carburante di dubbia qualità e di sfruttare i lavoratori. In primavera 2025, la Guardia di Finanza ha posto i sigilli a un impianto nel tarquiniese, sequestrando carburante non conforme. Inoltre, tra aprile 2024 e ottobre 2025, l’attività congiunta di Guardia di Finanza e Agenzia delle Dogane e dei Monopoli ha portato a ulteriori controlli, sequestri e campionamenti in diversi comuni della provincia.


