CIVITAVECCHIA – Pomeriggio che c’entrava ben poco con le ultime radiose pagine di inizio autunno nerazzurro. Boccone duro, forse, da digerire; ma s’è persa una battaglia, Vecchia, non la guerra. Il Civitavecchia Calcio esce sconfitto dai quarti d’andata di Coppa Italia. Certosa corsaro al Tamagnini. Castagnari e i suoi sapevano che la straordinaria risalita in campionato avesse tolto energie, ma soprattutto lo stesso Certosa era di livello ben superiore rispetto ad Ottavia e Tor Sapienza.
Una gara dai due volti, e con doppia sliding door. Vecchia stanca e contratta, poco ispirata nel primo tempo, che patisce la bella azione che completa Lupi, quella che consente agli ospiti di metter subito il muso avanti. Nel secondo tempo sembrerebbe tutt’altra Vecchia ma sono proprio i capitolini a raddoppiare a freddo con De Angelis; allora monologo loro, grosse occasioni e legni per chiuderla 0-3 e archiviare definitivamente il discorso qualificazione; ma la rete che “ammazzerebbe” sportivamente i nerazzurri non arriva e la Vecchia non muore mai, Sebastiani riapre tutto nel finale col punteggio che si chiude sul 2-1 per Certosa.
Il 12 novembre appuntamento a Centocelle. Adesso è tempo di digerire la delusione, rispolverare energie e tornare al pane quotidiano, che in palio c’è tanto e la Vecchia sta facendo sognare la sua tifoseria. Ma quando ti chiami proprio Civitavecchia, la Coppa Italia mantien sempre quel fascino che non può che attrarre un club di questo blasone: ecco perché fra poche settimane, a Roma, mai dar per vinti i nerazzurri. Tutto aperto.
