La Torre di Chia rischia di essere “strappata” al suo proprietario Gabriele Gallinari: attesa per la sentenza di appello
Cronaca
1 Novembre 2025
La Torre di Chia rischia di essere “strappata” al suo proprietario Gabriele Gallinari: attesa per la sentenza di appello

di Simona Tenentini

SORIANO NEL CIMINO – Ricorre domani, 2 novembre, il cinquantenario dell’omicidio di Pasolini e ancora, a distanza di mezzo secolo, non c’è pace nemmeno per il suo luogo del cuore, la sua amata casa “ in un luogo eccezionalmente bello : la Torre di Chia.  Accanto alla Cascate di Fosso Castello, dove venne girata la iconica scena del battesimo ne “ il Vangelo secondo Matteo “, Pasolini acquistò alla fine degli anni Sessanta un terreno dove costruì la sua casa, proprio accanto alla torre.

La residenza, dopo essere stata a lungo invenduta, nel 2021 venne acquistata da Gabriele Gallinari che, con un attento restauro e notevole dispendio economico, riportò ogni cosa al suo posto, in un disegno che segue il filo del Poeta. Pochi mesi dopo l’acquisto, l’incanto si interrompe: l’università Agraria di Chia, dormiente per secoli, improvvisamente si sveglia e bussa alla porta del Commissario degli Usi civici del territorio per rivendicare i terreni di pasoliniana memoria e addirittura la sua casa gratuitamente.

A raccontare l’assurda vicenda è lo stesso Gallinari: “Nel febbraio 2021 acquisto la proprietà sulla base di una certificazione del Comune che esclude la presenza di usi civici. Il Ministero, sulla dimora già vincolata, rinuncia all’esercizio della prelazione e in un’ interrogazione parlamentare ne spiega le ragioni, augurandosi che il nuovo proprietario la renda visitabile al pubblico, cosa che attuo nel mese di settembre, dopo aver stipulato una convenzione con il Comune di Soriano nel Cimino.

Con i permessi e la guida della Sovrintendenza inizio, con fondi personali, il restauro della proprietà e, dopo pochi mesi, esattamente ad aprile 2022, il Dominio Pubblico dell’ Università Agraria di Chia, ente privato dedicato alle attività agro silvo pastorali, senza aver ricevuto alcuna autorizzazione dalla Sovrintendenza, inaugura nel bosco che circonda la proprietà (luogo di rilevante interesse naturalistico e storico) un parco a tema di 20 ettari recintati con filo spinato.

Qui la prima “stranezza”: tutto ciò avviene, infatti, in violazione di una determina regionale che consentiva, in realtà solo il cambio di destinazione di un’area di appena 3 ettari per la realizzazione di un parcheggio.

La seconda “stranezza” riguarda le attività che vengono svolte: sbigliettamento turistico e affitto di location per servizi fotografici, cinema e televisione, dunque nessuna attività agro salvo pastorale.

Addirittura vengono utilizzati dei droni per scattare foto e video della mia proprietà da impiegare in una pubblicità ingannevole del parco – prosegue Gallinari.

Nel mese di luglio 2022 il Dominio Pubblico dell’ Università Agraria di Chia agisce in giudizio innanzi al Commissario degli Usi Civici competente per territorio per rivendicare a sé la mia proprietà. La Consulenza Tecnica di Ufficio, eseguita nel procedimento speciale, esclude senza ombra di dubbio che la Torre di Pasolini sia gravata da Usi civici.   Purtroppo però, al contrario, la sentenza del commissario degli usi civici si è dissociata dalla conclusioni del suo stesso perito, ritenendo che il terreno, ricadendo in un’area gravata da usi civici, di riflesso avrebbe lo stesso vincolo.”

Una questione senza dubbio complicata, visto che il proprietario, secondo questo assunto, si ritrova la dimora del poeta in un terreno che al momento non gli apparterrebbe, e di cui l’università agraria pretenderebbe il trasferimento gratuito. Il Commissario ordina infatti la reintegrazione degli immobili a cura della Regione Lazio, una sentenza contro la quale, ovviamente, è stato presentato ricorso.

Il prossimo 4 novembre avrà luogo la prima udienza di appello di una causa che si prospetta quanto mai ricca di colpi di scena.