VITERBO – Stavolta l’amarezza è tanta. Perché per tutta la prima parte di gara l’illusione è stata folgorante. E chi vuol bene a queste ragazze, la tifoseria salita da Civitavecchia fino a Viterbo per accompagnarle all’ennesima tappa di un sogno che il club s’è costruito come quel film chiamato A1, stavolta esattamente come loro aveva sognato in grande. I primi punti, la prima vittoria.
Ma anche stavolta, soltanto in classifica, è tornato a casa a mani vuote. Ma ribadiamo il concetto: soltanto in classifica. Perché Padova sarà pur uscita corsara dal Centro Federale viterbese potrà pur tornare in Veneto col bottino pieno, ma stavolta la prestazione è stata la prima di quelle d’A1 pura. La prima volta che la Nautilus dimostra che pian piano sta veramente ingerendo la categoria, la massima categoria.
Alla fine 13-9 per le venete. Ma all’intervallo lungo, dopo due tempi, il tabellone recitava 7-7. Nel terzo maggior malizia, astuzia ed esperienza diventano fattori che spirano Plebiscito, che incanala il parziale più importante in gara; nell’ultimo gestisce ed esce col successo, lasciando la Nautilus ancora a zero punti.
Ma stavolta sono tante le note liete. Prima doppia in massima serie per Scifoni, gloria per baby Abrizi, stessa doppietta per chi mastica più esperienza di tutte, Giulia Lombella, che magari fa meno notizia. Quel che lo fa, eccome, è che per la prima volta non è stata imbarcata ma non solo. Non solo non è stata sconfitta di vaste proporzioni, ma per larghi tratti la Nautilus, affamata, è andata petto a petto con un avversario d’A1. E ha sognato. L’appuntamento con la storia, se questa è la direzione ma soprattutto questi sono i progressi, è solo rimandato.
