GENOVA – Ha del clamoroso quanto sta accadendo in questi giorni ed in queste ore a Genova, sponda calcistica Grifone. Fanalino di coda di Serie A, contesto decisamente impronosticabile mesi fa soprattutto considerando quella dose di buon lavoro che lo scorso anno aveva condotto il Genoa fuori dalle torbide acque (all’epoca, perché ormai parliamo di passato remoto, sì, ndr), quest’anno a Vieira ha girato veramente tutto storto. La squadra ha prodotto poco, scelte tecniche alcune discutibili e nel complesso percezioni di un freno a mano troppo tirato, così come egli stesso nutre le sue colpe o responsabilità; senz’altro, ma ogni episodio anche di quelli clamorosi e che possono rovesciare inerzia/contesto/momento tra rigori sbagliati e gol divorati all’ultimo respiro è sempre girato storto. Fino alla goccia che ha fatto traboccare il vaso: mercoledì, Marassi, Cremonese corsara, fumogeni e contestazioni. Punto di non ritorno? Chi mastica calcio italiano pensava proprio di sì ed a questo punto così sarà, ma non attraverso dettami o connotati abitudinari in questi casi. Già perché lui non s’è dimesso come non è stato esonerato. Il Genoa del patron romeno Dan Sucu ha pensato di mettere in discussione Ottolini, direttore sportivo che ha lasciato l’incarico (e che passa in lizza addirittura Juve!), ora sostituito e tutto in poche ore da Diego Lopez ma, nonostante l’avvento di un nuovo direttore potesse suggerire nuova voce e nuove idee tecniche sollevando quindi l’allenatore, sembrava fino a venerdì sera una soluzione non istantanea. Infatti, nonostante tutto facesse presagire soprattutto dopo mercoledì con squadra sfaldata e ultimissima in graduatoria all’addio del tecnico, Patrick Vieira pur immaginandosi ormai fuori dal mondo Grifone era stato sorprendentemente confermato, almeno durante questi roventi giorni di cambiamento e quindi riassestamento societario. Invece, nella notte del venerdì, dopo una lunga riflessione, Diego Lopez ha deciso di accelerare il cambiamento anche tecnico in panchina e lo stesso Vieira ha scelto che non fosse minimamente il caso di andare in panchina con la squadra a Reggio Emilia col Sassuolo. E dunque, nella mattinata del sabato, la cancellazione della conferenza stampa. Sintomo che qualcosa stesse succedendo ed infatti, tempo poche ore, che fioccò il comunicato: “Genoa CFC comunica che Patrick Vieira non è più l’allenatore della Prima Squadra. La società desidera ringraziare il tecnico e il suo staff per la serietà e la professionalità dimostrate nel corso del loro lavoro e formula i migliori auguri per il prosieguo della loro carriera professionale”. Finita. Comunicato che non spiega se poi alla fine, burocrazia alla mano, si sia trattato d’esonero o di rescissione, con buonuscita. Intanto a Sassuolo guida tecnica a Murgita e Criscito, settore giovanile. Prossima settimana, o quella dopo ancora visto che dietro l’angolo c’è la sosta, l’insediamento di una nuova figura: in ballo figure d’esperienza come Vanoli e nuovo che avanza, Daniele De Rossi, che significherebbe rilancio del progetto rossoblu.
