ROMA – Da Genova.. a Genova. Dal Grifone al Grifone. E pensare come fosse pronto a partir per l’Argentina a supportare vecchio cuore Boca, in vista del Super Clasico col River del prossimo weekend. Invece no, biglietti stracciati, ha dovuto ripianificar tutto. Resta in Italia e probabilmente, per l’appunto, proprio come sussurrato in apertura, riparte dalla Liguria.
Daniele De Rossi è pronto a tornare in sella. Non alla Fiorentina, che senza Pradé per il post Pioli nutre altre idee che sembrano portare a condottieri più vecchio stampo e più navigati come Paolo Vanoli, bensì al Genoa. Proprio dal Grifone contro il quale pagò quel pari incassato a settembre 2024 all’ultimo respiro, che gli fu fatale, per quella scellerata e ben poco romantica scelta dell’allora dirigenza romanista di sollevar una bandiera dal suo incarico, bruciarlo, e quindi affidarla a Juric. Il tempo, come sempre, proferì.
S’è guardato bene DDR dall’accettar la prima panchina che capitasse, estate scorsa. E’ rimasto saldo, fermo, annusando senz’altro ma vagliando e scrutando bene ogni proposta. Nessuna l’ha soddisfatta. Ma sapeva che prima o poi sarebbe rientrato nel giro. Sì, in corsa. E sarà proprio Genova, dov’è in pole position per il post Vieira. Il flirt dura da giorni e quello nel weekend è andato particolarmente bene. Con ogni probabilità, entro domani la dirigenza genoana verrà a capo e formulerà la decisione definitiva.
Nelle ultime ore De Rossi è in pole position; oggi Grifone a Reggio Emilia col Sassuolo, traghetta Criscito, poi con ogni probabilità nuovo tecnico già entro la sosta, senza aspettarla, perché domenica a Marassi c’è, storia nella storia, proprio la Fiorentina. Quella che in tanti, connessione Pradé, avevano associato proprio alle future sorti del giovane tecnico di Ostia. E pensare, terzo scherzo del destino, che tra le proposte che non convinsero minimente De Rossi soltanto settimane fa, ci fu quella degli arcirivali cittadini del Grifone, la stessa Samp, in B. Respinta, qual modo migliore di farsi apprezzare dalla tifoseria rossoblu?
Il Genoa è ultimo in classifica ma la rosa no, non è da quel livello. Vale molto di più attraverso nuova filosofia e soprattutto cartucce di rosa da scoprire e riscoprire. DDR, tra l’altro, col suo carattere saprebbe riscoccar la scintilla giusta. De Rossi non aspetta altro. Le persone vicine hanno capito quanto e come DDR senta che sia la piazza giusta, passionale e sanguigna, per ripartire e rilanciare una rosa all’ultimo posto. Qualcosina da perdere, ma tanto, tanto da guadagnare. De Rossi e Genoa, sempre più vicini.


