ROMA – Continuità biancoceleste. La Lazio chiude in bellezza una settimana fertile, prosegue la striscia di risultati positiva e centra un successo che stavolta, a quel punto di Pisa, consegna evidentemente tutt’altro sapore. Lo fa battendo 2-0 il Cagliari nel Monday Night all’Olimpico, esprimendo ancora solidità, compattezza, idee chiare. Non brillanti, non espressive, proprio per stessa ammissione Sarri che non allena squadra spumeggiante ed è chiamato “a far tutt’altro tipo di calcio” (intelligenza, ndr), ma efficaci. Come il sinistro a giro di Isaksen che pesca il jolly ed in piena ripresa stappa una partita contratta e tattica; chiude un altro siluro, quello dell’altra ala, sotto all’altro incrocio, capitan Zaccagni al tramonto. La Lazio resiste, digerisce, riparte, castiga. 2-0 biancoceleste e la classifica cresce, sale, migliora. Quel che salta all’occhio, l’aspetto più importante di questa Lazio operaia, è ancora l’imbattibilità tra i pali: Provedel ancora inviolato, lavoro di squadra e linee per l’appunto strette e contratte, Sarri cala il poker e regala alla tifoseria la quarta gara consecutiva senza prender gol. Dopo la resistenza di Bergamo ed il successo sulla Juve, momento decisamente più salutare della stagione della squadra, che forse ha trovato quel fatidico bandolo della matassa: adesso una settimana per preparare Milano, prova del nove. Intanto, in silenzio, la Lazio centra l’ottavo posto a due punti dal reputatissimo Como e tre dallo stesso Bologna. Insomma, bene. Sorrisi biancocelesti. In una notte in cui il popolo dell’Olimpico riguadagna la via di casa con punti, vittoria e sorrisoni, dopo l’emozione di una coreografia mozzafiato dedicata a Vincenzo Paparelli. La Lazio c’è.
