MILANO – Non è certamente questo il modo in cui la Federazione avrebbe voluto atterrare su quelle Olimpiadi invernali così attese, calibrate e sognate. Straordinariamente organizzate e costruite, ma dal punto di vista tecnico e prettamente tricolore, per ciò che si vuole inseguire e conquistare in quel di Milano-Cortina, senz’altro fioccano difficoltà. Che non fanno piacere, che preoccupano. Perché lo sci italiano continua a perder pezzi. E pezzoni, in questo caso. Perché dopo Marta Bassino ma soprattutto, com’è noto da mesi, una fuoriclasse come Federica Brignone, l’Italia rischia di perdere un altro gioiello che ha già dimostrato, che significava ambizione e che soprattutto avrebbe fatto divertire e sognare in tante discipline. Forse non sarà ancora il caso di parlare al condizionale passato, ma l’infortunio occorso a Flora Tabanelli infastidisce, impaurisce, mina. Un gran peccato per chi, nonostante soltanto 17enne, è già detentrice della coppa del mondo di Big Air. Durante la preparazione in Austria col resto del team è caduta. S’è fatta male. Una caduta rovinosa. Il risultato dei primi esami evidenzia già una sospetta distorsione al ginocchio destro. Velenosa. Nelle prossime ore, per stessa ammissione della FISI, si recherà a Milano presso la clinica La Madonnina per ulteriori accertamenti, specifici. La visiterà il dottor Panzeri, della Federazione. La Federazione Italiana Sport Invernali trema.

