FIRENZE – E dunque, dopo giorni di riflessione, è fioccata la scelta definitiva. Dopo discussioni e varie disquisizioni, tra una corrente e l’altra, ha prevalso la scelta del traghettatore. Un traghettatore se vogliamo meno arcaico, più presente, più evoluto, ma pur sempre grintoso. E che conosce l’ambiente. Qualcuno che a cavallo tra Venezia e Torino ha fatto benissimo e adesso desiderava soltanto un’altra gratificante occasione per tornare in corsa. A Firenze torna Paolo Vanoli, quel condottiero che decise la finale di Coppa Italia 2011, col colpo di testa dell’ex, in quel di Parma. Un nome mai dimenticato che certamente non scalda fantasie del tifoso ma che forse, in questo momento storico e specifico, diventa voce e volto migliore per prender in mano uno scettro così bollente.
Con una piazza insorta, sotto sede e sotto Franchi, dopo l’inizio di stagione più disastroso degli ultimi decenni. Una Fiorentina in cui pur in dirigenza è cambiato tutto, ma proprio tutto. Con l’addio della figura più influente, sulla parte tecnica, degli ultimi anni: Daniele Pradé. Saltato settimana scorsa chi scelse Pioli estate scorsa, il Lecce ha fatto il resto ed è saltato altresì quindi lo stesso allenatore. Pradé, come alternativa, oltre a suggestione De Rossi che è andato a Genova, nutriva D’Aversa; per questo, pur lasciando la carica, le sue idee erano rimaste in sede. Ed è stato preso in considerazione, ma quando la stampa ha fatto uscire il nome dell’ex tecnico di Empoli e Lecce, la piazza è insorta ancora di più.
Per questo la scelta tra i rimasti, con Ferrari che doveva accompagnare la promozione di Roberto Goretti a DS, dal parere adesso più importante. Sognava Roberto Mancini, diversi membri della rosa stessa suggerivano un ritorno di Palladino che pur aveva dato la sua stessa disponibilità, ma s’è scelto Paolo Vanoli, una delle candidature sempre lì, sempre sul tavolo, quella che mette d’accordo tutti e scontenta meno ogni parere, ogni parte, ogni corrente. Adesso, è l’uomo giusto. In queste ore sta risolvendo il contratto col Torino: se farà in tempo sarà annunciato e presentato a stampa e squadra, altrimenti col Genoa domenica ci sarà ancora Galloppa e l’ex tecnico granata si insedierà con più calma e tranquillità durante la sosta, ormai all’immediato orizzonte.

