ROMA – Sono 1.500 le persone identificate, oltre a 20 arrestate, dalla polizia di Stato a Roma in una task force nei quartieri Esquilino e Viminale, nel corso di una intensificazione dei controlli durata 10 giorni. Sono inoltre 20 quelle denunciate per reati che spaziano dalla detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, ai furti con strappo e alle rapine, fino alle minacce e alla resistenza a pubblico ufficiale. Fra gli arrestati, due giovani stranieri accusati di aver aggredito, in giorni diversi, loro coetanei per rapinarli.
Tra le altre 18 persone finite nel mirino degli agenti figurano, poi, pusher e borseggiatori, che, muovendosi a piedi o a bordo di monopattini, si muovono rapidamente, spesso supportati da fiancheggiatori, per concludere gli scambi in pochi secondi o individuare ed agganciare le vittime, soprattutto turisti e pendolari.
Controllati anche diversi locali e attività commerciali: caso emblematico la rissa scoppiata fra il personale e dei clienti di un bar, abituale ritrovo di pregiudicati, di via Giovanni Amendola, con sedie e vetri infranti, che ha portato a 20 giorni di sospensione della licenza. Licenza sospesa anche per una struttura ricettiva di via Cialdini per la omessa registrazione degli ospiti.
