di Simona Tenentini
SORIANO NEL CIMINO – Non solo la Torre di Pasolini, ma anche un’area di servizio autostradale.
Il commissario liquidatore Perinelli avrebbe un “debole” per gli usi civici, tanto da sfoderarne così, a pioggia, un pò in tutta Italia.
Nel 2022, a finire sotto il suo attento sguardo indagatore è, addirittura, un’area di servizio autostradale, per la precisione quella de La Macchia sull’A1 all’altezza di Anagni.
In questo caso, il vigile Perinelli, in veste di commissario liquidatore per gli Usi Civici di Lazio, Toscana ed Abruzzo, sentenziò l’appartenenza alla «proprietà collettiva dei naturali di Anagni» di alcuni fondi nonché delle opere e dei fabbricati ivi insistenti.
Contestualmente sancì la nullità dell’atto di compravendita del 30 luglio 1963, con il quale il Comune di Anagni aveva proceduto alla cessione volontaria dei suddetti beni in favore di Autostrade Concessioni e Costruzioni spa.
Risultato? L’area di servizio, secondo Perinelli, occupa un terreno gravato da uso civico e pertanto va restituita ai titolari del dominio, ossia i cittadini di Anagni che quindi, dopo 60 anni si troverebbero, improvvisamente, titolari della struttura.
Una situazione a dir poco paradossale, verso la quale, ovviamente, la società Autostrade ha proposto appello.
Alla fine della fiera si può dedurre, insomma, che Perinelli abbia accolto al contrario la mission del commissario, nato per fare ordine nella materia e liquidare gli usi civici, lui invece si adopera per andare a scovare quelli dormienti.

