L’Italia non sbaglia. Nemmeno alla prima. Prime ore di Coppa del Mondo di scherma, il circuito stagionale che carburerà l’annata 2025/2026 come se fosse un punte dalla Georgia all’edizione iridata d’estate prossima quella prevista ad Hong Kong luglio 26, e già prime grosse soddisfazioni azzurre.
Il trionfo arriva nel fioretto. Prima tappa a Palma di Maiorca e già Inno di Mameli riecheggiante su tutto il Mediterraneo. Quello lanciato dalla prima medaglia d’oro italiana, quella che corrisponde ad un nome e cognome, un grande classico di questi anni: Martina Favaretto. Scala fino alla fine e battendo un avversario dopo l’altro arriva fino alla finalissima con Ueno, giapponese battuta 15-9, rivincita di vecchie rivalità U20 2018 e nono successo planetario tra Coppa del Mondo e Gran Prix.
Fioccano medaglie, in questo caso quelle di bronzo, anche fronte fioretto maschile. Dove il CT Vanni calibrando ha saputo rimescolare le carte, inserendo giovani di talento cristallino al fianco di istituzioni d’esperienza. E allora esce fino al bronzo la qualità del giovane Tommaso Martini, alla prima medaglia tra gli Assoluti; bronzo e questo fa meno notizia per l’esperienza di Guillaume Bianchi. Partenza stagionale così brillante, davvero, non si poteva immaginare.

