AREZZO – È stato individuato nella mattinata di lunedì 10 novembre il relitto dell’elicottero civile scomparso dai radar nel pomeriggio di domenica. Il velivolo, un AW109 della Leonardo, è precipitato nella zona montuosa dell’Alpe della Luna, al confine tra Toscana e Marche, ed è stato localizzato in località Piana dei Casalini, sul versante aretino, nei pressi di Badia Tedalda.
Il relitto è stato avvistato da un elicottero Drago dei Vigili del Fuoco, che ha poi inviato un secondo mezzo con personale a bordo: i soccorritori si sono calati con il verricello sul luogo dello schianto. L’elicottero è completamente distrutto e bruciato, adagiato su un piccolo terreno pianeggiante. Secondo le prime ipotesi, i due piloti avrebbero tentato un atterraggio di fortuna prima dell’impatto.
A bordo si trovavano Mario Paglicci, imprenditore orafo aretino e fondatore della Gimar, azienda attiva nel settore della gioielleria, e Fulvio Casini, imprenditore di Sinalunga (Siena). Al momento, tuttavia, non sono stati ancora rintracciati i loro corpi, anche se le speranze di trovarli in vita sono ormai ridotte al minimo.
Le ricerche, scattate dopo la segnalazione di un’avaria e la perdita di contatto radio, hanno coinvolto circa 35 tecnici del Soccorso Alpino e Speleologico Marche e 15 del Soccorso Alpino e Speleologico Toscana, insieme a unità cinofile e a un pilota di droni (UAS) che ha effettuato numerosi sorvoli dell’area.
Nella giornata di domenica erano intervenuti anche gli elicotteri dei Vigili del Fuoco, dell’Aeronautica Militare e dell’Esercito Italiano, ma le operazioni erano state sospese a causa del maltempo. Le squadre di terra hanno continuato a cercare per tutta la notte, fino alla localizzazione del relitto nella mattinata di lunedì.

