CIVITA CASTELLANA – Un solo punto nelle ultime 4 gare e adesso contesto e situazione si complicano. Si addensano nuvoloni sul Flaminia Civita Castellana. Sconfitto ancora e stavolta in maniera rocambolesca, di quelle che fanno male, contro un avversario sulla carta di rango inferiore che, ciononostante, s’è presentato al Madami e s’è portato pure lui a casa bottino pieno.

Flaminia ancora sconfitta. E dopo la Scafatese, ancora sconfitta in casa. Che si sia un mal di Madami? Non tardi per argomentar, ma senz’altro presto per lanciar titoloni. Ma quel che l’anno scorso è stato fortino chiave per miracolosa risalita e salvezza, proprio con Mr Nofri, quest’anno sembra aver perso la sua importanza. Troppo facilmente espugnabile, evidentemente. Perché se passa anche l’Anzio, c’è qualcosa che non va.

Un Anzio che fa il suo, la sbocca al tramonto del primo tempo e resiste. Ma a facilitar la resistenza ospite ci pensano proprio i rossoblu: tante occasioni costruite, la mole di gioco c’è, ma mai concretizzate. Dai miracoli di Stancampiano agli errori da matita blu sotto porta di Malaccari e Polidori. Adesso la classifica langue. Le acque playout si fanno più vicine. Torbidissime, si avvicinano. E vanno riallontanate. Troppi punti persi in questa fase dove andavano fatti, anche perché prossima gara c’è trasferta sulla carta proibitiva in casa della seconda della classe, il Trastevere, nella Capitale.

Nofri non rischia e anzi, resta istituzione per quel che realizzato lo scorso anno; la squadra gioca e non può pagar lui, ma senz’altro va invertita la tendenza e quella palla, quando hai l’opportunità, va messa dentro.