La “veggente” Gisella Cardia rinviata a giudizio per truffa aggravata
Cronaca
11 Novembre 2025
La “veggente” Gisella Cardia rinviata a giudizio per truffa aggravata

Ad aprile inizierà il processo al tribunale di Civitavecchia

TREVIGNANO – Sono stati rinviati a giudizio per truffa aggravata Gisella Scarpulla in Cardia, nota come la veggente di Trevignano, e il marito Gianni Cardia. Secondo la procura di Civitavecchia, la coppia avrebbe approfittato di persone «affette da infermità fisiche e in condizioni di fragilità psichica» costruendo un complesso sistema di «artifizi, raggiri ingenerando nei fedeli il timore  di un pericolo immaginario » e inganni per attirare fedeli e ottenere donazioni.

Sulle colline di Trevignano, oltre all’appuntamento mensile con fedeli provenienti da diverse parti del mondo, anche una statua della Madonna che secondo la “santona” avrebbe lacrimato sangue. Sangue che il noto genetista Emiliano Giardina, ha stabilito essere della donna stessa. L’indagine, coordinata dal procuratore capo Alberto Liguori, è nata dalla denuncia di un ex adepto, Luigi Avella, che aveva offerto oltre 120mila euro. Altri fedeli avrebbero contribuito con cifre tra i 30 e i 40mila euro. Secondo gli inquirenti, il denaro sarebbe servito per acquistare terreni, recinzioni, un box auto, una Mercedes e altri beni riconducibili alla coppia.

Gisella Cardia dal canto suo si sentirebbe sollevata dalle indagini in corso,  ritenendo che questa fase consentirà di far emergere in modo limpido e definitivo la verità dei fatti, ponendo così fine alle interpretazioni distorte, alle illazioni e alle polemiche che l’hanno, ingiustamente, interessata negli ultimi mesi. Il processo inizierà il 7 aprile 2026 a Civitavecchia.