CHINISAU – Senza ombra di dubbio il risultato della Norvegia, quello che ha chiuso il pomeriggio di qualificazioni europee, ha influenzato eccome la prestazione azzurra. E non potrebbe essere altrimenti. Perché l’Italia di Gattuso, stavolta, è stata a tratti persino troppo brutta per esser vera. Alla fine nemmeno si può definire missione compiuta, quella moldava, perché in palio in classifica c’era poco, d’onore e di messaggio al popolo azzurro però parecchio. E quel che gli azzurri dovevano dimostrare non l’hanno dimostrato. Alla fine evitata l’ennesima figuraccia, battuta una compagine che all’attivo nel girone vantava un misero punticino. Ma prestazione a singhiozzi e sonnifero, come titolato; a tratti soprattutto superficiale. Più frizzante Raspadori, diversi tentativi, sì, ma nulla di convincente. E quest’Italia non può proprio permetterselo. Alla fine la sblocca Mancini al tramonto di testa, sempre di testa raddoppia Esposito, Italia che vince 2-0 a Chișinău ma no, non convince. Per atteggiamento e quell’umiltà necessaria perché adesso è sostanzialmente ufficiale: col successo per 4-1 della Norvegia sull’Estonia che significa primo posto e sostanzialmente Mondiali in cassaforte, gli azzurri domenica dovrebbero vincere con almeno 9 gol di scarto. Su questo pianeta… impossibile. Necessario bagno d’umiltà, saranno ancora spareggi.

