NAPOLI – Ancora peggio di quanto temuto. A Castel Volturno, ma soprattutto fino a Torino a macchiare le ferie familiari di Antonio Conte, è giunta dritta dritta la breaking news: l’infortunio a perno Anguissa è più grave del previsto. Dopo Kevin De Bruyne, il pugliese perde un’altra colonna; nei suoi dettami tra l’altro ancor più importante, tra inserimenti e poderosa fisicità, colonna del quarto scudetto ed una delle poche brillanti e consuete note liete di questo tormentato avvio di 2025/26. Il Napoli, sostanzialmente, nel giro di poche settimane ha perso gran parte del suo centrocampo, la forza dell’era Antonio Conte. D’altronde, il bollettino medico espresso ieri in serata dal club partenopeo, non lascia scampo ad equivoci: “Frank Zambo Anguissa, infortunatosi in Nazionale, si è sottoposto oggi a esami strumentali presso il Pineta Grande Hospital che hanno evidenziato una lesione di alto grado del bicipite femorale della coscia sinistra. Il calciatore azzurro ha già iniziato l’iter riabilitativo”. Lesione, dunque. Sì. Ma lesione più grave, d’alto grado. Tempi di recupero duri da digerire: due/tre mesi di stop, il gigante azzurro non rientrerà prima dell’anno nuovo. Un altro danno delle soste per le nazionali che infuriare tifoseria, a Napoli non si parla d’altro. Adesso spetta a Conte tornare a Castel Volturno e lavorare su soluzioni differenti, ma questo diventa un gratta-capo che complica dicembre e lo stesso gennaio. Più che piangere sul latte versato, come in questi casi al tecnico salentino riesce cronicamente bene, adesso dovrà trovare soluzioni.

