L’Italia di Gattuso e le qualificazioni Mondiali: spareggi furono, ma domani serve riconquistare San Siro e popolo azzurro
Sport
15 Novembre 2025
L’Italia di Gattuso e le qualificazioni Mondiali: spareggi furono, ma domani serve riconquistare San Siro e popolo azzurro

MILANO – I fischi, leciti. Non ce ne voglia il caro Ringhio, ma chi ha macinato chilometri fino ai Balcani e fino a Chisinau, pur esternando tutto il suo malcontento senz’altro per un contesto più grande quale oltre un decennio senza Mondiali, non poteva apprezzare quanto espresso in Moldavia. Sonnifero e singhiozzi, che nemmeno la notizia di una Norvegia che con l’Estonia chiudeva ogni tipo di gioco per il primo posto non poteva giustificare. S’è visto poco, assai poco. Ed una Nazionale che deve riconquistare, quantomeno con grinta e mordente, il popolo italiano.. proprio non se lo può permettere. Per questo domani sera, se a meno di scenari decisamente improbabili nell’emisfero della razionalità umana (servirebbe un 9-0, ndr), va rimesso in campo tutto: l’orgoglio, la fame, la cattiveria. Per dimostrare che si può esser protagonisti a certi livelli. Perché la Norvegia (che non ruoterà nessuno, vuole anzi chiudere in bellezza con l’ennesimo statement manifesto) e la sua splendida generazione degli Odgaard ed Haaland, è ormai realtà Mondiale, pronta a brindare il biglietto direzione America. E l’Italia deve riconquistare San Siro, deve far riassaporare alla gente vecchie emozioni azzurre, soprattutto in vista degli spareggi di marzo: dimostrar di saper battere un avversario del calibro scandinavo significherebbe tornar a somministrare fiducia nel Bel Paese. Verso quelli che sono spettri, fantasmi, che rievocano notti di Svezia e Macedonia che, storia nella storia, potrebbero esser avversari azzurri tra semifinale e finale playoff. Ancora. Come un incubo da sventrare. Ma soprattutto, e qui delude la prestazione offerta in Moldavia ancora di più, avendo già da tempo senza prenderci in giro nell’ambiente di Coverciano l’idea che all’Italia tocchino ancora gli spareggi, andava mostrato un certo percorso di crescita. Fin qui decisamente a singhiozzi. Serve un passo in avanti e domani è l’ultima opportunità. Sono già gli ultimi test in vista di marzo, quando ci si giocherà tutto per abbattere maledizione, quella che sarebbe la terza edizione iridata consecutiva senza la nostra Nazionale. Non c’è Calafiori, infortunato, così come nemmeno Tonali che, diffidato, non saprà sapientemente rischiato. Serve uscirne bene. Appuntamento alle 20.45 al Meazza. Già prove generali.