Il Barcellona torna a casa. Con un annuncio social nel primo pomeriggio, il club blaugrana ha ufficializzato che dopo due anni e passa, finalmente è pronto a tornare al Camp Nou. Il nuovo Spotify.. Camp Nou. Sponsorizzazioni record e ricostruzione per proiettare il Barca nel presente e nel futuro, per restar sempre lassù, a ballare e danzare con le istituzioni più gigantesche di questo sport.
Lascia l’Olimpico, dopo due anni e un terzo di transizione forzata, per riabbracciare la sua dimora. Non è completa, non è finita, ma il minimo indispensabile per sfamare quella voglia che, chi mastica blaugrana, era diventata ormai insaziabile. Non si pensava d’altro. Tant’è che pure Messi, silenziosamente oltreoceano, era pervenuto settimana scorsa in piena notte ad ammirare la ricostruzione del nuovo impianto. Quello dove fin a solo qualche anno fa scriveva storia e disegnava calcio.
Manca l’ultima parte, ma una base di 45mila è rispettata. Si riparte sabato, col Bilbao, alle 16.15. Già, questo sabato, sabato 22 novembre 2025. Data storica. Dopo le prove generali, un allenamento a porte aperte per 23mila fortunati che hanno sbranato la concorrenza per accaparrarsi i primi biglietti disponibile su richiesta monstre (per un allenamento! ndr), stavolta spazio a 45mila, nemmeno la metà (ma quanto basta) di quello che sarà il progetto finale, 105mila persone. Ma già si vede l’evoluzione, la sostenibilità, la tecnologia all’avanguardia, per un impianto che nel complesso completamente ristrutturato costerà un miliardo e mezzo. Il Real ha fatto prima, il Barca risponde con lo stesso progetto in grande ed ora è pronto a replicare: il testa a testa proseguirà nei decenni, ora con due straordinarie armi in più.

