Montalto di Castro – Minacce di morte alla sindaca Socciarelli tra lettere anonime, teste di animali e intimidazioni
Cronaca
18 Novembre 2025
Montalto di Castro – Minacce di morte alla sindaca Socciarelli tra lettere anonime, teste di animali e intimidazioni
Le intimidazioni, iniziate nel 2024, non hanno colpito solo lei: anche il marito e una delle figlie sono stati nominati nelle missive anonime, in toni violenti e ossessivi

Montalto di Castro – Da circa un anno la sindaca di Montalto di Castro, Emanuela Socciarelli, è bersaglio di una serie di gravissime minacce di morte provenienti da uno o più soggetti ancora sconosciuti. Una persecuzione inquietante fatta di lettere anonime, scritte a mano o composte con ritagli di giornale, accompagnate da contenuti intimidatori espliciti e persino macabri allegati, tra cui la testa mozzata di un uccello.

Raggiunta telefonicamente, la sindaca ci ha confermato le indiscrezioni raccolte: la situazione è ormai diventata «insostenibile». Le intimidazioni, iniziate nel 2024, non hanno colpito solo lei: anche il marito e una delle figlie sono stati nominati nelle missive anonime, in toni violenti e ossessivi.

La prima missiva, datata 11 settembre 2024, è forse la più lunga e dettagliata. Dentro la busta, accanto al foglio con il testo, era presente anche un involucro separato con la testa mozzata di un piccione, monito macabro usato come “firma” dell’intimidazione. Nel testo, l’autore si rivolge direttamente alla sindaca con toni aggressivi e volgari. Tra i passaggi più inquietanti:

«TI AMMAZZO COME UN CANE, SINDACA DI M*A»
«Fai attenzione ai tuoi familiari, potresti non trovarli come li hai lasciati»
«Quella [omissis] la conosco molto bene… e pure tuo marito»
«Se solo villa Funari avesse durato di più… avrei già fatto quello che volevo»
«Denuncia pure agli sbirri… e vedrai cosa ti arriva nella prossima busta»
«La testa nell’altra busta sarà la tua, o magari quella di tua nipote… me la ricordo in stampelle»

Passaggi che mostrano non solo l’intento intimidatorio, ma anche una conoscenza almeno superficiale della vita privata della sindaca e dei suoi familiari.

Negli ultimi giorni, le minacce hanno ripreso vigore. L’ultima lettera, ricevuta pochi giorni fa, è più breve ma altrettanto inquietante. Sulla busta compariva la frase: «TI RICORDI DI ME???». All’interno, un foglio di quaderno con una A cerchiata, simbolo anarchico, una stella a cinque punte e il messaggio: «La cosa può cambiare da un momento all’altro». Una lettera indirizzata alla figlia, il cui contenuto non è stato divulgato per tutelarne la privacy.

La sindaca ha subito sporto denuncia ai Carabinieri, che hanno inoltrato gli atti alla Procura della Repubblica di Civitavecchia e intensificato la vigilanza nei luoghi frequentati dalla prima cittadina e dai suoi familiari. Sulle indagini, al momento, vige il massimo riserbo.

Socciarelli, già impegnata nella gestione di situazioni delicate legate all’ordine pubblico e ad episodi di violenza sul territorio, si trova ora a convivere con una minaccia costante che investe la sfera più intima della sua vita. Come sottolinea la redazione: nessuna critica, nemmeno la più aspra, può giustificare minacce, violenze o intimidazioni. Colpire un amministratore pubblico significa colpire l’intera comunità che rappresenta. Alla sindaca Socciarelli va la solidarietà piena e convinta, come donna, come amministratrice e come cittadina che sta svolgendo il proprio ruolo istituzionale.

Per completezza d’informazione, le lettere anonime vengono pubblicate con l’attenzione necessaria a tutelare eventuali dati sensibili e nel rispetto dei limiti di legge e della deontologia giornalistica.