BOLOGNA – Non poteva sognare debutto più dolce l’Italia campione in carica alla prima, davanti al pubblico tutto azzurro di Bologna, in Coppa Davis. Alla prima in casa i ragazzi di Volandri non steccano il proprio quarto di finale: non c’è stato bisogno nemmeno del duetto dei sogni di questi anni, quello composto da Bolelli e Vavassori, gli azzurri vincono e convincono bruciando 2-0 il Belgio senza doppio finale. A trascinare l’Italia diventano i romani, Matteo Berrettini e Flavio Cobolli, che avevano bisogno proprio di questo alla fine dell’ennesima annata martoriata da infortuni come quella del Martello e quella a tante luci ma diverse ombre per il giovane gioiellino capitolino.

Prima Berrettini, in campo con Rodionov: domina 6-3 il primo set, chiude faticando un pochino di più il secondo, vincendolo al tiebreak e portando in vantaggio gli azzurri. Quindi riflettori bolognesi tutti su gioiellino Cobolli che non stecca: al centro del mondo azzurro brilla, altroché, demolendo col suo miglior tennis nel momento che più contava il belga Misolic, divorato 6-1 e 6-3. Risposte importanti, anche a livello di personalità. E quel fascino nazionale che non tramonterà mai, come descriveranno a fine gara gli occhi e le stesse parole di un emozionatissimo Cobolli. Show in diretta: “Il giorno più bello della mia vita”, quindi canta; insomma, gioiellino al settimo cielo.

Italia dunque che vince al debutto, vince quel che già chiaramente era una gara decisiva, come il quarto con l’Austria. Adesso 48 ore di meritato riposo, ma sempre con idee chiare e grande ambizione, come imposto ai campioni in carica. Venerdì appuntamento con la semifinale: sempre ore 16 ma stavolta Belgio, che ha fatto fuori la Francia. Si alza il livello, ma quest’Italia pur senza Musetti e Sinner non può aver paura di nessuno.