Storie Mondiali – Battaglie Uefa, più fiumi altrove: eterno stregone Advocaat e foce paradisiaca, Curaçao nell’Olimpo
Sport
19 Novembre 2025
Storie Mondiali – Battaglie Uefa, più fiumi altrove: eterno stregone Advocaat e foce paradisiaca, Curaçao nell’Olimpo

Se in Europa siamo finiti a Mors Tua Vita Mea, perché lo storico ampiamento del numero delle nazionali alla fase finale del Mondiale ha significato come e quanto al Vecchio Continente spettino soltanto tre qualificate in più quindi dalle 13 alle 16 rispetto alle edizioni precedenti, le vere meraviglie sportive arrivano da altre parti del globo, oltreoceano ad esempio e soprattutto, dove l’estensione voluta da Infantino che ha esteso le partecipanti d’America dalle 32 alle 48 spalancava le porte a più fiume, più foci, più alto numero di qualificate. Questo per coefficiente ranking per confederazioni più che federazioni, che fa discutere, senz’altro. Europa e UEFA reclamano più importanza alla FIFA. Che promuove altre realtà: sei su dieci in Sudamerica, più del 50%.. e la settima spareggia. Una delle sei che va a giocarsi lo spareggio intercontinentale, una volta a due oggi proprio a sei: doppio binario tra semifinaliste e quelle finaliste che aspettano (in base al ranking), che si giocherà a marzo direttamente già in Messico. Sono Giamaica, Suriname, Nuova Caledonia e Bolivia per un quartetto le cui due vincenti delle quali affronteranno Repubblica Democratica del Congo e Iraq, che ieri ha vinto lo spareggino.. per accedere allo spareggione.. contro gli Emirati Arabi Uniti. Tele planetarie, viaggi e destini. Sono 42 quelle alla fine della sosta di novembre quelle già qualificate per giugno: ne mancano 6. Due delle quali che come spiegato perverranno dallo spareggio intercontinentale. Le altre 4, beh, come ben sappiamo, i 4 fiumi in più dei tremendi e spettrali spareggi playoff Uefa, che completeranno le 12 prime già col biglietto, che ieri hanno descritto l’emozione Hampden Park, con 4-2 e gol da centrocampo a batter e scavalcar la Danimarca consegnando alla Scozia qualificazione iridata 28 anni dopo l’ultima volta. Ma per quanto descritto e narrato, torniamo a quanto e come la Fifa, per l’appunto, abbia consegnato più fiumi e più foci ad altre confederazioni. La Concacaf, su tutte. Che poteva narrar favole, fiabe, considerando Messico, States e Canada già qualificate di diritto, in quanto organizzatrici. Ed è da lì che fiocca la favola geografica più grande: resistenza Curacao, reti inviolate e festa disperata, tra emozione tagliente e quell’incredulità d’esser riusciti a strappar il biglietto massimo, la lotteria calcistica, l’Everest, andar a sfidare i giganti. Qualificata la piccola nazionale dell’isola all’estremo meridione del golfo caraibico, vicino Aruba, sopra il grosso Venezuela.. che resta a casa. Pazzesco. Discendenze Antille olandesi, oggi piena autonomia calcistica. Con un condottiero, eterno stregone, legami e destini proprio tulipano, quel Dick Advocaat che, giunto sull’isola che non c’è a chiudere romanticamente la carriera con una sfida più da Bear Grylls che altro, sbloccò pure il livello ultimate e sfociò nel paradiso. Vanno pure Panama e soprattutto Haiti, come non succedeva dal 1974. Grande festa in pieno Mar dei Caraibi, ma è Curacao senza veli o filtri la favola più grossa ed impensabile: 156mila abitanti, distese di spiagge e mare unico, piccola meta turistica suggerita da mille agenzie venezuelane che a giugno restano a casa, loro, mentre Dick Advocaat e la sua banda di curiosi, impavidi e coraggiosissimi indigeni volano, lassù. Una favola ancor più grossa di Capo Verde, straordinariamente e meravigliosamente senza senso. Curacao, la più piccola nazionale di sempre ad essersi mai qualificata ad un Mondiale di questo sport.