ROMA – Quest’anno la Lazio resta specchio manifesto di una stagione nata male e sviluppata peggio. Dal blocco del mercato alle rivolte e contestazioni, mai così potenti, contro patron Lotito, quest’anno più che mai invitato a cercar compratori e vender la società. Un anno in cui il tifoso laziale ha perso totalmente la pazienza e non riesce più a godersi nemmeno le cose più simpatiche o carine, subito macchiate.
Scoppia infatti già pure il caso Giacomo Garruto, il nuovo falconiere per l’altrettanto nuova aquila (in queste ore sondaggio in corso per definirne nome) che da domenica, gara interna col Lecce, sarà protagonista del folkloristico spettacolo che tornerà a dipingere tradizione biancoceleste all’Olimpico dopo la fine altrettanto tormentata dell’era Bernabé.
Il popolo biancoceleste, per cercar di capire incuriosito chi sarà da domenica il nuovo falconiere, è andato a studiar da vicino i suoi profili social ma, con uno sguardo più attento e approfondito, qualcuno ha scovato vecchi post che fanno rumore. Nel 2013 tifoso del Milan esultava per i gol di Balotelli e attaccava le rivali milaniste, tra cui la Lazio stessa, apostrofandola “m***a”. Qualche anno più tardi invece addirittura post inneggianti Mussoliti: “Quanto manchi, Benito mio”, scriveva.
Ammonta polemica e polverone. Un’altra mossa evidentemente tutt’altro che azzeccata dal club biancoceleste, a cui il popolo in questo momento non ne fa chiaramente passar mezza. Polemica che ha alzato talmente tanto polverone che proprio sui suoi social ha risposto Garruto in prima persona: “In queste ore sono tornati fuori alcuni vecchi post che avevo scritto anni fa. Li ho riletti e, come capita a ognuno di noi, rileggerli anni dopo, fanno un effetto strano e distaccato. Nel frattempo sono cambiate tante cose: sono arrivati i miei figli, è cresciuto il mio rapporto con mia moglie, la mia famiglia è diventata il centro di tutto e anche il mio lavoro mi ha fatto maturare e guardare la vita in modo diverso. Quello che scrivevo allora non mi rappresenta più. Chi mi conosce sa che vivo con rispetto, con semplicità e con la testa nel mio mondo: gli animali, la natura, la cura dei rapaci, le persone che amo. Mi dispiace se qualcuno si è sentito ferito o disturbato da quei vecchi contenuti. Non era nelle mie intenzioni, né allora né oggi. Adesso voglio solo concentrarmi sul presente: fare bene il mio lavoro, con passione e umiltà, e vivere questa opportunità grazie alla fiducia che mi ha dato la Lazio con il cuore leggero e pulito”.

