Successo di tutto e di più, ma alla fine il comun denominatore è sempre lo stesso. Mattinata di interrogativi, soprattutto su come mandar giù l’ennesima delusione, per la Ferrari. Che sul bagnato, a Las Vegas, soffre sempre. Stavolta più del dovuto. Un’alba indigesta, altro che radiosa, quella con cui si sono svegliati stamani i ferraristi.

Oltre alla Serie A riprendeva chiaramente anche la Formula Uno, al terzultimo capitolo stagionale, attesissime qualifiche di prima mattina a cui corrisponderà la gara alla stessa ora, notte tra sabato e domenica, ore cinque italiane. Leclerc addirittura nono, un Leclerc che imbufalito si sfogherà a fine qualifica, spiegando quanto e come da quando sia in Ferrari sul bagnato le sue vetture non sanno prender misure e contromosse, e ammette che per il settimo anno sa già prima cosa succederà lasciando intuire la delusione a cui le rosse andranno puntualmente incontro.

Ancora peggio ha fatto Hamilton, che per la prima volta in carriera chiude addirittura in ultima posizione, eliminato al Q1. Insomma, un autentico disastro rosso. E chiaramente Lewis laggù, in questa maniera, fa rumore, fa effetto, fa tristezza sportiva. Pole pesantissima per Norris in chiave Piloti, seguito dall’alieno che non demorde mai, naturalmente Verstappen. Quindi Sainz e Russell in seconda fila. Sarà una lunga notte, la Ferrari rischia di perder definitivamente podio nella Costruttori, con Mercedes e Red Bull pronte a staccarsi.