‘Il quartiere che vorrei, il mondo che vorrei’, successo per il contest contro le baby gang al Parco Leonardo di Fiumicino
Politica
22 Novembre 2025
‘Il quartiere che vorrei, il mondo che vorrei’, successo per il contest contro le baby gang al Parco Leonardo di Fiumicino

FIUMICINO – “Con grande orgoglio – dichiara la Consigliera comunale Federica Cerulli – ieri si è svolto presso il Centro Commerciale WOW di Parco Leonardo un incontro che ha visto protagonisti 300 bambini della scuola di Via Varsavia, impegnati nella presentazione degli elaborati realizzati per il contest ‘Il quartiere che vorrei, il mondo che vorrei’,.

“Ho ritenuto importante, come Presidente della Commissione Scuola, mettere al centro questo territorio dopo i recenti episodi che hanno coinvolto alcune baby gang a Parco Leonardo. Una narrazione spesso negativa che non rappresenta la realtà migliore di questa comunità – continua Cerulli –. Per questo ho voluto coinvolgere le scuole, affinché fossero proprio i bambini a raccontare la loro visione positiva e costruttiva del quartiere.”“I risultati sono stati straordinari: i bambini hanno prodotto elaborati ricchi di creatività, sensibilità e riflessioni profonde. Tra i temi che mi hanno maggiormente colpita – sottolinea Cerulli – ci sono il ‘diritto all’ascolto’ e il ‘diritto a non essere lasciati indietro’, messaggi potentissimi che arrivano direttamente dalle nuove generazioni.”La Consigliera ha poi rivolto i suoi ringraziamenti a tutte le figure che hanno reso possibile la giornata:“Ringrazio il direttore del Centro Commerciale WOW per aver messo a disposizione lo spazio e aver accolto con entusiasmo questa iniziativa. Un sentito ringraziamento va inoltre al Sindaco Mario Baccini, al Presidente del Consiglio Comunale Roberto Severini e all’Assessore Monica Picca, che hanno presenziato portando il loro saluto istituzionale e sostenendo attivamente il progetto.”“Un grazie speciale alle insegnanti, alla dirigente scolastica e alla referente di plesso, che si sono subito rese disponibili e hanno lavorato con grande dedizione affinché l’iniziativa potesse realizzarsi nel migliore dei modi.”Cerulli aggiunge inoltre un passaggio particolarmente significativo emerso dal lavoro in classe:“Alcuni insegnanti mi hanno riportato episodi molto toccanti: in particolare, un bambino proveniente da un altro Paese ha raccontato la sua storia personale, spiegando come nella sua terra d’origine non godesse di alcun diritto. La maestra ha trasformato la sua testimonianza in un elaborato con QR code, ringraziandomi perché il contest ha stimolato riflessioni profonde non solo nei bambini, ma anche negli adulti.”“Questi momenti – conclude Cerulli – confermano quanto sia importante dare spazio all’ascolto e alla partecipazione dei più piccoli, veri protagonisti del futuro del nostro territorio.”