MILANO – Lutto generazionale nella cultura, nello spettacolo ma soprattutto nella musica italiana. Ore di solenne preghiera, nel Bel Paese. S’è spenta infatti all’improvviso, in una delle prime vere fredde notti autunnali milanesi, una leggendaria icona tricolore: Ornella Vanoni.

Colta da un malore improvviso nella sua abitazione in seconda serata, attorno alle ore 23, i medici del 118 sono accorsi immediatamente sul posto ma una volta appurato come non ci fosse più niente da fare, ne hanno constatato il decesso.

Celebre cantante che ha scandito ere e cresciuto generazioni, che ha scritto storia della musica leggera e di quella d’autore, cinquantacinque milioni di dischi venduti per oltre cento capolavori. Storici quelli realizzati con la sua storia d’amore più grande, Gino Paoli, con cui insieme hanno fatto sognare per decenni e decenni il popoli italiano. Ha segnato epoche, sapendo evolversi e trasformarsi, vivendo e descrivendo l’Italia in ogni sua era, decennio, sfumatura.

Ornella Vanoni se ne va a 91 primavere lasciando vuoto incolmabile nella storia della musica italiana. Per profondità, per eleganza, per saggezza, per quello stile e quel timbro inconfondibile: quel volto e quel timbro che dal dopoguerra fino ad oggi hanno fatto breccia nel cuore e nelle case degli italiani.