Archiviata l’ultima settimana di sosta per le nazionali dell’anno solare 2025, col sorteggio spettrale di un’Italia ancora una volta costretta agli spareggi playoff se al terzo tentativo dopo due edizioni fallite vuol centrare finalmente l’obiettivo minimo qual biglietto di partecipazione iridata, è tempo di Serie A. Finalmente. Sorridono calciofili e fantallenatori, amanti del calcio dei club. Diramati gli arbitri, prime conferenze stampa, nazionali rientrati e tutto pronto: oggi si parte, scatta il 12° turno. Un weekend che presenta, per una ripartenza coi botti e coi fiocchi, diverse gare di cartello: toh, confezionato al bacio il derby della Madonnina, uno degli ultimi a San Siro, mai decisivo ma già primi esami veri, soprattutto per il Milan d’Allegri che recupera pedine preziose come Pulisic e Rabiot. Dall’altra parte l’Inter col dubbio Dumfries ma cresciuta alla distanza: Chivu ha conquistato tutto e tutti e la Beneamata, ripartita, vuol prendersi lo scettro di favorita Tricolore. Derby domenica sera, ma già sabato, oggi, ricchissimo: alle 18 Fiorentina-Juve, alle 20.45 Napoli-Atalanta. Chissà che risposte Conte, dopo la settimana di ferie; dall’altra parte debutta Palladino, occhio allo scherzetto, pressione tutta sugli azzurri. Apre il Bologna ad Udine così come DDR a Cagliari: domenica tocca alle romane con la Roma a Cremona e la Lazio che aspetta il Lecce, capitoline che svilupperanno il pomeriggio dopo quel che all’ora di pranzo già sembra a tutti gli effetti scontro diretto salvezza, Verona-Parma. Giallorossi a Cremona alle 15: fuori ancora Dybala e chiaramente Dovbyk, Gasp vaglia se rilanciare Ferguson. Nella Lazio scelte forzate, ma si rivede Tavares. Lunedì sera doppio posticipo: prima Como a Torino per l’ennesimo esame di maturità, quindi chiusura a Reggio Emilia con Sassuolo-Pisa.

