Giornata Internazionale per la Violenza contro le Donne: Fiamme Oro Rugby e Salvamamme in prima linea
Cronaca, Sport
24 Novembre 2025
Giornata Internazionale per la Violenza contro le Donne: Fiamme Oro Rugby e Salvamamme in prima linea
Il club del GS della Polizia di Stato ancora protagonista nel sociale, per un evento formativo nella sede Lottomatica

ROMA – Si è svolto presso la sede di Lottomatica un incontro formativo che ha visto coinvolte le Fiamme Oro Rugby, Gruppo Sportivo della Polizia di Stato, l’Associazione Salvabebè Salvamamme e i dipendenti dell’azienda. In vista della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, l’appuntamento è stato un momento di confronto e condivisione durante il quale sono stati affrontati temi delicati e di grande attualità: l’importanza della presenza, gli strumenti a disposizione, le attività sociali e i progetti realizzati dall’Associazione in collaborazione con le Fiamme Oro.Nel corso dell’incontro i dipendenti, collegati da remoto, hanno potuto rivolgere domande e approfondire curiosità con i relatori. L’iniziativa è stata organizzata da Lottomatica nell’ambito del programma “Become Younique”. L’evento ha registrato un ottimo riscontro, con circa cento persone collegate.Nel ruolo di relatori, hanno partecipato: la Dott.ssa Katia Pacelli, Direttrice dell’Associazione Salvamamme – Psicologa dell’età evolutiva e dello sport, mansione che svolge altresì nelle Fiamme Oro Rugby per quanto riguarda il Settore giovanile; il Sovrintendente della Polizia di Stato e responsabile delle attività sociali delle Fiamme Oro Rugby, Massimiliano Bizzozerro; la Dott.ssa Gabriella Salvatore, sociologa e criminologa dell’Associazione Salvabebè Salvamamme; l’Avvocato Fabio Arrigoni, Associazione Salvabebè Salvamamme; per l’azienda Lottomatica: Giuseppe Marra, Chief Legal Officer, ed Emilia Petrella, Cultural Innovation Manager e Supplier Management & Communication Director.

 

LA VALIGIA DI SALVATAGGIO…PER NON TORNARE INDIETRO Nella parte iniziale è stata illustrata una tematica cruciale: l’importanza del progetto “Valigia di Salvataggio…per non tornare indietro”, fornita dall’Associazione Salvamamme, ovvero un  kit di prima necessità preparato per le donne che fuggono da situazioni di violenza, contenente abbigliamento, prodotti per l’igiene personale, documenti essenziali e informazioni utili. L’obiettivo principale di tale strumento è quello di fornire un aiuto concreto e immediato nelle prime ore o giorni dopo l’abbandono, aiutando le donne a mettersi in sicurezza in attesa di un supporto più strutturato. La Valigia di Salvataggio offre quindi un piano di azione di emergenza per le donne in fuga ed è strutturato come anticipato per intervenire nelle prime delicatissime ore dall’abbandono della casa nella quale hanno subito violenza o situazioni critiche. Il progetto vuole offrire: assistenza telefonica, beni essenziali, prontuari numeri utili ai quali rivolgersi in situazioni di emergenza, es. 1522 numero del Ministero per le Pari Opportunità, e in caso di necessità assistenza psicologica d’urgenza, informazioni legali di primo intervento, sim telefonica e un telefono, un luogo sicuro – eventuale accesso in un luogo di protezione nelle prime ore, accompagnamento durante i trasferimenti più a rischio.

 

I dati dall’aprile 2014 al novembre 20254182 valigie e “valigine” consegnate a donne vittime di violenza e ai loro bambini; 1172 “valigine” per i figli minori da 0 a 18 anni; 1344 donne e 876 bambini sono scappati con le proprie madri che hanno usufruito del progetto e dei relativi servizi; 10010 giocattoli consegnati; tra 30 e 49 anni il range d’età delle donne sostenute dal progetto. La provenienza dell’utenza seguita è così costituita  23% Europa, 17% paesi dell’Africa, 14% America del Nord Latina e 84% dall’Asia, il 42% sono italiane; 760 sono state le consulenze legali e psicologiche, 50 sono stati gli accompagnamenti in sicurezza in luoghi “delicati” (come tribunali, abitazioni, scuole per andare a prendere i bambini) effettuati sia direttamente che tramite le associazioni partner.

 

Per il progetto “Valigia di Salvataggio… per non tornare indietro”, nel corso degli anni sono stati stipulati vari protocolli con una forte impronta istituzionale. Al riguardo ricordiamo il protocollo con la Polizia di Stato, con la partnership delle Fiamme Oro Rugby.

 

VIOLENZA DI GENERE: SENSIBILIZZARE, PREVENIRE, CONTRASTARE E… ASCOLTARE

È fondamentale parlare, proprio nei luoghi che viviamo ogni giorno, delle problematiche che affliggono la società moderna. Riconoscere, intuire e comprendere alcuni segnali può davvero fare la differenza. La conoscenza e la sensibilizzazione sul tema rappresentano infatti uno dei punti cardine della collaborazione tra le Fiamme Oro Rugby e l’Associazione Salvamamme. Ascoltare, essere presenti e intervenire tempestivamente sono aspetti determinanti, come è stato più volte evidenziato durante l’incontro. Molto apprezzato anche l’intervento dell’Avvocato Arrigoni, che ha contribuito a chiarire diversi dubbi dal punto di vista giuridico.

 

Le dichiarazioni della Dott.ssa Katia Pacelli, che ha illustrato i principali progetti: Salvamamme è un’associazione di promozione sociale nata nel 1994 che offre un aiuto concreto a migliaia di famiglie in difficoltà, fornendo vestiario, alimenti, libri, giocattoli, lettini, carrozzine, passeggini, oltre a servizi di formazione e consulenza professionale gratuiti. Grazie al sostegno di oltre 5.000 famiglie donatrici e di numerose aziende, anche multinazionali, l’associazione riesce a ricevere tutto ciò che serve per rispondere ai bisogni urgenti di chi non può permettersi acquisti essenziali. Ogni anno Salvamamme sostiene almeno 6.000 persone in condizioni di fragilità socio-economica”. I progetti sono tanti, specifici, come quelli Birthday Centre, Gelato sospeso, Kit “Care con Amore,  Salvamamme CresciBene, Iniziative di Natale o lo stesso Salvamamme dà la pappa.

 

L’intervento di Massimiliano Bizzozero: “La violenza sulle donne è molto diffusa. Nello sport, ad esempio, uno studio di Change the Game ha rivelato che le atlete subiscono molteplici forme di violenza: fisica, psicologica e finanziaria. Gli autori più frequenti sono gli allenatori o altre figure di vertice; seguono atleti di sesso maschile o membri del pubblico. L’aspetto più drammatico è la normalizzazione di questi comportamenti violenti all’interno dell’ambiente sportivo. Sono stati fatti dei passi in avanti anche per ridurre la disparità tra uomini e donne nello sport, ma c’è ancora molto lavoro da fare”

 

Come analizzato e illustrato dalla Dott.ssa Gabriella Salvatore, la violenza può manifestarsi in diverse forme: “La violenza fisica comprende ogni minaccia o azione che mette a rischio l’integrità della donna: percosse, pugni, calci, spinte, colpi con oggetti o armi e altre aggressioni simili. La violenza sessuale riguarda qualsiasi rapporto o atto sessuale imposto o ottenuto tramite minaccia, non desiderato, fino ad arrivare alla violenza sessuale vera e propria o allo stupro. La violenza psicologica o emotiva include tutti quei comportamenti che ledono la dignità della donna: insultare, ridicolizzare, umiliare costantemente, farle credere di non valere nulla o di essere brutta, fino alla distruzione delle sue relazioni, isolandola dagli amici e dalla famiglia d’origine. Il ciclo della violenza si articola in tre fasi: l’aumento della tensione, l’esplosione della violenza e la falsa rappacificazione. Quando gli episodi violenti diventano frequenti, tendono inevitabilmente a intensificarsi nel tempo. È importante prestare attenzione anche alla pressione esercitata talvolta da familiari o amici, che possono invitare la vittima a perdonare il partner e a concedergli un’ulteriore possibilità. Comportamenti di dominazione e controllo rischiano inoltre di essere fraintesi come segnali di affetto o interesse; allo stesso modo, la violenza fisica può essere minimizzata e le pressioni sessuali possono non essere immediatamente riconosciute come tali”.

 

Come anticipato, nella parte conclusiva l’Avvocato Arrigoni ha approfondito gli aspetti giuridici, illustrando l’importanza dei numeri di emergenza, dell’intervento delle Forze dell’Ordine, dei Centri Antiviolenza e delle case rifugio. In particolare ha ricordato il Numero Anti violenza e stalking, il 1522, un servizio pubblico promosso dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento per le Pari Opportunità. Il numero, gratuito è attivo 24 h su 24, accoglie con operatrici specializzate le richieste di aiuto e sostegno delle donne vittime di violenza e stalking.

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