Un testacoda letale. Lezione severissima. A tratti, ma soprattutto per connotati finale, quasi un’umiliazione. Giornate freddissime per gli Snipers Civitavecchia, non solo meteo, bensì pur di morale, umore, classifica. Per una graduatoria che specchia un contesto difficilissimo: ultimo post in graduatoria, otto gare giocate dopo il coraggioso ripescaggio in massima serie Inline, altrettante sconfitte. Zero punti all’attivo.
Non era certamente sabato l’occasione per far punti, ma senz’altro per sentirsi vivi. Per mostrare l’orgoglio. Invece niente da fare. La resistenza è durata qualche minuto, poi gli Snipers sono crollati sotto i colpi del Vicenza, capolista indomabile, dall’alto delle sue in questo caso vittorie in altrettante gare disputate. Addirittura il punteggio spiega lo scarto più grande della categoria in questo primo avvio di stagione: 17-1. Senza repliche. Trieste a 3 e Forlì a 6 lunghezze sono sì dirette concorrenti salvezza, ma realtà più struttura per la categoria. Lo dimostra quanto e come, per battere Forlì, Vicenza abbia dovuto faticare 5-3, altro che viaggiare 17-1.
Punteggio e lezione che fanno francamente impallidire, ma che club e gruppo nerazzurro non meritano. Per il coraggio dimostrato a tirar fuori petto e finanze e candidarsi più d’ogni altra al ripescaggio per rappresentare Civitavecchia in una massima serie nazionale, così come solo la Nautilus nella pallanuoto femminile. Adesso proprio Edera, la possibilità di riscattare tutto. E subito. Opportunità migliore sul calendario migliore non poteva fioccare: ultima contro penultima in casa a Civitavecchia, la partita dell’anno, quella che può cambiare morale e stagione.

