CIVITA CASTELLANA – Un campionato folle, fin qui. Non sussistono altri aggettivi. Un team, dopo serie di risultati particolarmente negativa, di andare a vincere sul campo del Trastevere; sì, prima di ricapitolare in casa per la terza sconfitta consecutiva addirittura sgretolata dai colpi della Palmese.
Finita 3-1 al Madami. Già, ma non per il Flaminia. A Civita Castellana si impongono gli ospiti, subito avanti, coi padroni di casa che reagiscono troppo timidamente, senza mordente. A metà ripresa l’autogol di Bonugli diventa ciliegina sulla torta e lì ospiti sul velluto col rigore di d’Angelo che chiude definitivamente la contesa; Tascini al tramonto varrà soltanto come gol della bandiera.
Una bandiera che sventola assai poco, quella del Flaminia. Sconfitta ancora tra le proprie mura “amiche”, virgolette e condizionale d’obbligo quest’anno, da avversari playout, venuti con fuoco e mordente con l’ambizione di risucchiare le superficialità rossoblu nelle torbide acque. Non l’ha presa bene il pubblico del Madami: c’è qualcuno che sugli spalti e sui social chiede già la testa di Nofri, condottiero della miracolosa rimonta salvezza dell’anno scorso.
Fatto sta che adesso la classifica langue di nuovo: un punto sopra a quota 16 proprio alla zona playout, proprio ad Ischia e Palmese, entrambe corsare al Madami. Tutto torna. Prossima settimana altra trasferta complicata, in questo caso in casa dell’Albalonga: a questo punto, con queste montagne russe, lecito aspettarsi di tutto.

