E sono proprio queste le notti di Champions che tanto suscitavano astinenza durante la sosta per le nazionali. Quinta notte di League Phase e classifica che inizia a decollare, tra protagonisti, gol e spettacolo. E soprattutto gioielli, quelli che ti fanno incollare alla televisione e avvicinano le generazioni più giovani a questo sport. Quel talenti che luccicano e che un giorno, milioni di bambini compatrioti, sogneranno di imitare. La storia di Estevao, talento classe 2007, baby d’oro del Palmeiras che, dopo quel gol da predestinato al Liverpool, oggi s’è presentato a tutta Europa. Golasso da cineteca in Champions a trascinare il Chelsea in una notte da vecchio Bridge: 3-0.. al Barcellona. Che resta in 10 e perisce, sotto l’acquazzone di Londra, sfaldata nella sua allegra gioventù.
Bene la notte pur per le italiane, e questo fa notizia lo stesso. Arriva il primo successo della Juve in Champions, finalmente, al quinto tentativo. Spalletti vince al Circolo Polare Artico; d’altronde a quei freddi c’è ben abituato, come spiega San Pietroburgo. Va sotto poi mischia le carte, entra Yildiz che cambia la partita: si sbloccano Openda e David, nel mezzo McKennie, in un pazzo 3-2 all’ultimo respiro tra errori e ribaltamenti la Juve la porta a casa e torna a Torino con l’aspetto più importante, bottino pieno da Bodo.
Missione compiuta pur per il Napoli di Conte che nella fredda notte del Maradona batte 2-0 il Qarabag: Hojlund sbaglia rigore ed al tecnico pugliese sopraggiungono ancora fantasmi europei, risolti però da Scott McTominay prima e dall’autogol di Jankovic poi. Battuta la rivelazione azera.
Tra gli altri campi spicca il rotondo successo di un Dortmund che sale sempre più su col 4-0 al Villarreal ma soprattutto, in una notte d’oro per le tedesche, il colpo esterno del Leverkusen a Manchester: Grimaldo e Schick, lampi dell’era Xabi, due a zero per le aspirine rossonere all’Etihad. Fa festa pure De Zerbi col 2-1 pesantissimo sul Newcastle in rimonta: pure Aubameyang serata d’oro, vecchie maniere, impazzisce Velodrome. Domani altro giro, altra corsa: non solo le due nerazzurre italiane, bensì pure Arsenal – Bayern Monaco.


