NAPOLI – Altro giro, altra corsa. Dopo due settimane di sosta per le nazionali, tornato nel weekend il calcio dei club, l’immediata infrasettimanale successiva fa chiaramente rima con coppe europee. E dunque bentornate, pure a loro. Soprattutto allo spettacolo della Champions League. Nuova formula, impronosticabile, con le grosse istituzioni a caccia delle prime otto posizioni e tutte le altre in coda a cercar biglietti e posto miglior possibile per quei playoff. C’è spazio per salir sul carro fino alla 24°sima posizione, meravigliosa imprevedibilità della nuova formula: per tutte le altre, fino alla 36°, tempo già di far bagagli e andare a casa. Quinta giornata, adesso si fa sul serio. E stasera già risposte doverose e necessarie dalle italiane messe peggio: Juve e Napoli che, fin qui a singhiozzi, rischiano pure un posto ai sedicesimi. Juve che cerca pensate ancora la prima vittoria e che stavolta, per centrarla, dovrà abbattere freddo ed intemperie. Già, oltre al Bodo. Perché siamo al Circolo Polare Artico, nel gelo e nelle insidie del campo sintetico a nord della Norvegia, in pieno calendario fitto e contratto tutt’altro che medicina per chi appena insidiato cerca ancora risposte, Luciano Spalletti. Pressione pure su Conte, che in Europa stavolta non può sbagliare: arriva rivelazione Qarabag che ha già fatto piangere formazioni più blasonate, Antonio riparte dal 343 e ancora da Neres e Lang, le frecce ritrovate, quelle che devono rilanciar in alta quota gli azzurri. Stasera sugli altri campi Manchester City che aspetta il Leverkusen, ma ogni riflettore verte su Londra per un super Chelsea-Barcellona. Domani, a proposito di riflettori, Arsenal – Bayern Monaco. Nella stessa sera, quella del mercoledì, in cui chiaramente toccherà anche alle altre due italiane, le due nerazzurre: Inter a punteggio pieno a Madrid con l’Atletico, Atalanta a Francoforte.