ROMA – Sono ore sorprendentemente calde in casa Lazio.. fronte Flaminio. Già, perché nelle ultime ore, e pur in anticipo sulla tabella di marcia, è arrivato il parere dell’avvocatura del Campidoglio la quale, dopo aver studiato e vagliato le carte, ha avallato la richiesta di Lotito: ottenere il diritto di superficie.
Una risposta che è stata sorprendentemente positiva. E può cambiar carte in tavola, perché adesso Lotito può spingere. Patron biancoceleste che puntava al diritto di superficie e non alla semplice concessione, per 99 anni di stadio Flaminio. Tra i due concetti passa tutta la differenza del mondo: col diritto di superficie, Lotito potrà patrimonializzare l’impianto e presentarsi alle banche con tutt’altra posizione, per quel finanziamento calibrato sui 430 milioni.
L’avvocatura s’è convinta e Gualtieri, sindaco di Roma, ha chiamato direttamente e personalmente Lotito per comunicarglielo. Adesso c’è da superare il vincolo della Soprintendenza, ma la Lazio se vuol percorrere e spingere deve strettamente presentar progetto preliminare. Soltanto dopo potrà scattar il più classico degli iter, la grossa serie che sta seguendo la Roma su Pietralata: conferenza dei servizi preliminari ed il pubblico interesse dell’Assemblea capitolina, necessari per formulare e presentare quello definitivo, di progetto, prima della conferenza dei servizi decisoria.

