VITERBO – Ancora un tentativo di truffa ai danni delle fasce più deboli, sventato grazie alla prontezza dei familiari e alle indagini della Polizia di Stato. Due cittadini italiani, residenti nella provincia di Napoli, sono stati denunciati per truffa aggravata dopo aver tentato di estorcere denaro e gioielli a un’anziana signora della provincia di Viterbo.
Il copione seguito dai malviventi è un classico purtroppo sempre attuale: quello del “finto incidente”. L’anziana è stata contattata telefonicamente da un uomo che, presentandosi come avvocato, le ha raccontato una storia drammatica quanto falsa: il figlio della donna avrebbe causato un grave incidente stradale, ferendo seriamente una donna incinta.
Facendo leva sulla paura e sullo stato di agitazione della vittima, il sedicente avvocato ha riferito che il figlio era trattenuto in caserma e che, per ottenerne il rilascio, era necessario pagare immediatamente una consistente somma di denaro.
Di fronte alla richiesta, l’anziana ha spiegato di non possedere contanti in casa. Senza perdersi d’animo, il truffatore l’ha incalzata invitandola a raccogliere tutti i gioielli e i monili in oro presenti nell’abitazione. Fortemente scossa ma ancora lucida, la signora ha deciso di contattare l’altra figlia. È stato questo il passaggio decisivo: la figlia ha immediatamente compreso che si trattava di un tentativo di truffa, ha rassicurato la madre confermando che al fratello non era accaduto nulla e l’ha invitata a interrompere ogni contatto con il falso legale.
A seguito della denuncia sporta presso la Polizia Stradale di Viterbo, la Squadra di Polizia Giudiziaria ha avviato una rapida attività investigativa. Gli accertamenti hanno permesso di risalire all’identità dei due responsabili: due giovani “trasfertisti” provenienti dalla provincia di Napoli.
Dalle indagini è emerso un quadro criminale più ampio: i due indagati, nello stesso periodo, si erano resi responsabili di altre truffe simili ai danni di anziani ed erano già stati arrestati in flagranza dalla Polizia Stradale di Cassino per episodi analoghi. Ora dovranno rispondere anche del tentativo di truffa avvenuto nel viterbese davanti all’Autorità Giudiziaria.
La Polizia Stradale coglie l’occasione per rinnovare l’invito alla massima prudenza: “In caso di ricezione di telefonate con richieste di denaro o gioielli per presunti incidenti o problemi legali di familiari, è fondamentale interrompere immediatamente la comunicazione e chiamare un parente o il numero di emergenza 112.”

