ROMA – Sarà l’appuntamento finale della tredicesima giornata. Una protagonista a sorpresa, che forse in pochi dopo solo qualche mese d’avvento Gasp si sarebbero aspettati di trovar lassù, ed i campioni d’Italia in carica. La capitale giallorossa non dorme: c’è Roma-Napoli. Sarà lo scontro diretto più atteso in cui confluirà tutto il pomeriggio della domenica d’A che partirà alle 12.30 in Salento con Lecce-Torino. La Roma non sogna nient’altro che continuare a viaggiare. Gasp ha installato un super clima, ha conquistato tutti, a suon di risultati. Sono stati pochissimi i passaggi a vuoto, ha vinto tutte le gare contro le mediopiccole, ha mostrato una solidità che quando scegli l’idea Gasperini rischi non riscontrare, quantomeno all’inizio. Sono stati proprio i risultati e la continuità mostrata contro le piccole che hanno portato Roma lassù. E la piazza sogna in grande. C’è entusiasmo, dilagante, un vento di passione pronto a divorare e tappezzare di giallorosso l’Olimpico, anche domani sera. La Roma entra in campo e gioca a calcio, come si sapeva. La Roma entra in campo e vince tanto, più di quanto per premesse descritte si pensasse. Un meraviglioso clima avvolgente che spera possa far cadere pure Napoli. Un Napoli che, campione in carica, quest’anno ha affrontato più difficoltà: dagli infortuni di Zambo e KDB agli sfochi impulsivi di Conte. Una settimana a staccare la spina a Torino per tornare e trovare soluzioni: gli azzurri sono così ripartiti, si sono rimessi a 3/5 dietro, mossa che garantisce più stabilità e sicurezza nei momenti di difficoltà, per tradizione. Sistema che Conte conosce bene. Ed al tempo stesso può lanciare frecce e fiamme offensive viste per tanto tempo troppo a singhiozzi: un sistema, questo, che valorizza Lang e Neres (come s’è visto ampiamente con l’Atalanta) pronti all’uno contro uno coi quinti della Roma. Sarà modulo speculare, ma sistemi completamente differenti. La filosofia, l’idea, l’espressione, l’armonia della Roma contro la compattezza e ripartenze di un Napoli che ha già vinto ed a questi palcoscenici/latitudini di classifica c’è già abituato. Da campione in carica, mai dimenticarselo. Napoli dunque all’Olimpico per il colpo grosso, per ribadire a tutta Italia il suo dna e le sue ambizioni; Roma per continuare a volare e sognare. Non è decisiva, ma senz’altro farà rumore, in un modo o nell’altro, qualsiasi sia il risultato finale.

