TORINO – Con un calendario così fitto e contratto gli infortuni diventano ormai sempre più all’ordine del giorno ed ogni tecnico deve farci i conti una settimana sì e l’altra pure. Ad ogni latitudine. Alcune delle volte, però, coinvolgono pezzoni, giocatori determinanti. E magari per lungo tempo. Stavolta è toccato alla Juventus, il protagonista è Dusan Vlahovic. 

Le sensazioni che trapelavano sin da sabato sera in seguito a quell’infortunio che l’ha estromesso già nel primo tempo della gara col Cagliari non erano delle migliori, anzi; ma gli esami strumentali del lunedì hanno offerto un verdetto decisamente più amaro di quanto già di negativo previsto. Per Vlahovic si tratta infatti, dichiarazione ufficiale bianconera, di “una lesione di alto grado della giunzione muscolo – tendinea dell’adduttore lungo di sinistra”. Il responso parla chiaro: in questi casi dai tre ai cinque mesi. Da capire se si procederà con operazione o senza, nelle prossime settimane si prenderà decisione definitiva.

Una cosa è certa: la Juve perde quello che restava il suo centravanti titolare, anche per Spalletti. A sette mesi dalla scadenza del contratto e nel pieno della sua carriera. La chance per Openda ma soprattutto David adesso sì, di incidere. La Juve deve trovar presente per costruir il prossimo futuro, senza Dusan. Quando tornerà, magari, sarà tutt’altra vita. E altre gerarchie.