Nel giorno più atteso dagli amanti della Formula Uno, una giornata che purtroppo non vedrà la Rossa concorrere per alcun obiettivo di prestigio bensì tutti i riflettori planetarie saranno rivolte alla corsa che Verstappen sta cercando di trasformare da impossibile a sogno che diventa realtà per un sorpasso in rimonta che all’ultimo respiro a questo punto diverrebbe leggendario, l’Italia degli appassionati F1 s’arresta divorata e traumatizzata dall’ammissione di una delle voci più rappresentative della sua storia contemporanea. Carlo Vanzini, telecronista di Sky e direttore responsabile del team per i Gran Premi, da tempo era sparito dai radar tant’è che qualcuno, soprattutto scrutando i suoi post social, s’era fatto più di qualche preoccupata domanda. Alla fine, su richiesta del figlio, s’è sentito di intervenire pubblicamente ed in un’intervista al Corriere della Sera ha voluto rivelare una notizia drammatica, ammettendo d’aver scoperto mesi fa un tumore al pancreas. Nei precedenti post appariva più ingrassato, come spiegherà “gonfio per cortisone, senza barba o capelli”. Papà di tre figli, 54 anni, ha già perso la sorella per lo stesso problema. Ha già fatto 9 sedute di chemioterapia, presto l’ultima, quindi a gennaio potrà operarsi. Lotta, con un leone, ma la notizia ha sconvolto mondo del giornalismo e quello degli amanti F1, a cui manca quella voce e quei racconti che nell’ultimo decennio hanno dipinto e raccontato in Italia le più grandi gesta dei campioni della Formula Uno. Ammette fortunatamente che, scoperto quasi per caso, ha preso il problema per tempo, sul nascere. Ora la speranza è che possa abbattere e correre più veloce della stella malattia, lui, che di corse ha emozionato e che tutto il mondo del giornalismo ambisce ben presto possa tornare ad emozionare.

