Era il weekend più atteso. Il gran finale. Quello che tutti gli amanti della Formula Uno ma stavolta francamente non solo, aspettavano eccome. Quello da assaporarsi fino all’ultimo respiro, per uno dei finali potenzialmente più esaltanti di sempre. Tutti incollati per ammirar da vicino se quel mostro di Verstappen avrebbe coronato una rimonta che comunque resterà negli anni d’F1. Max non solo ha tenuto in piedi un Mondiale Piloti con una vettura nettamente inferiore, quest’anno, a ciò di cui Norris e Piastri disponevano, quelle astronavi McLaren. Ma è riuscito pure a vincere il suo ennesimo GP, anche l’ultimo, anche ad Abu Dhabi. S’è preso Yas Marina una settimana dopo Qatar, dominio mediorientale, una pole stravinta con strategia stavolta straordinaria della Red Bull, una prima fila a cui ha susseguito un Mondiale dominato. Quel che doveva fare l’ha fatto pure all’ultima, egregiamente, senza sbavature, senza sbagliar nulla, dominando ancora una volta due astronavi con una vetture inferiore. Aspettava solo sorprese dietro, che però non sono arrivate. Norris doveva chiudere sotto al podio; invece ha chiuso terzo, sotto Piastri. Ciò significa che in classifica finale Max ha vinto e accorcia, ma senza sorpasso. Di sole due lunghezze, pensate, Norris ha vinto il suo primo titolo Mondiale. Merito McLaren, che bissa la Costruttori e torna ad alzare un titolo Piloti 17 anni dopo l’ultima volta.

